Una serata a teatro a Castelfiorentino per dire “No” alla violenza di genere

Sono novantasei le donne uccise nei primi dieci mesi di quest’anno. Di queste, ben 82 sono state uccise in contesti familiari o affettivi e più della metà (51) per mano del partner o dell’ex partner. E’ il triste bilancio, ancora parziale, dei femminicidi avvenuti in Italia nel corso del 2024, che purtroppo interessa solo una minima percentuale degli atti di violenza (sessuale, e non solo) commessi nei confronti delle donne.

Una emergenza che ha indotto pertanto il Comune e la rete associativa del territorio ad organizzare anche quest’anno, in occasione della Giornata Nazionale contro la violenza sulle donne, una serata al Ridotto per riflettere a fondo su questo grave problema, che spesso si annida – come è dimostrato dalle statistiche sui femminicidi – nei contesti familiari o più in generale nei rapporti affettivi con il partner

Appuntamento dunque lunedì 25 novembre (ore 17.00) al Ridotto del Teatro del Popolo, promossa dal Comune, dallo SPI CGIL Lega di Castelfiorentino e dalla sezione soci Unicoop di Castelfiorentino, dove si parlerà di questo fenomeno ma anche delle misure di prevenzione che si possono adottare, come ad esempio rivolgersi al 1522 oppure ai centri antiviolenza presenti sul territorio.

Alla serata, che sarà introdotta da Nadia Meacci (segretaria SPI CGIL Lega di Castelfiorentino), interverranno la Sindaca, Francesca Giannì, e l’Assessora alle Pari Opportunità, Marta Longaresi. A seguire due spettacoli teatrali a cura del Gat di Castenuovo d’Elsa: “Mi chiamo Valentina e credo nell’amore”, pièce ispirtata da un famoso monologo interpretato da Paola Cortellesi e Claudio Santamaria, che si sofferma sulla violenza insita nell’uso delle parole, e “L’inadeguata”, che ha come protagonista una donna (Alice) con le sue virtù e le sue legittime debolezze, che non gli impediscono di andare avanti. Concluderà la serata una serie di brani “al femminile” selezionati dal gruppo lettura della Sezione Soci Coop di Castelfiorentino.

"Quest'anno – ha osservato la Sindaca, Francesca Giannì - abbiamo pensato di dare vita al 25 novembre dando voce alle donne con due monologhi di sensibilizzazione sulla violenza di genere, questo per dare voce alle tante, troppe donne che vengono annichilite dalla violenza maschile, ogni giorno. Per dare voce alle donne della nostra comunità che sappiamo essere state vittima di femminicidio e per quelle per cui, ad oggi, cerchiamo ancora verità; per dare voce alle donne che hanno trovato una comunità a sostenerle e hanno deciso di denunciare e per quelle che ancora vivono nella violenza e hanno bisogno di vedere una mano tesa. Per questo ricordiamo inoltre ancora una volta che basta una chiamata al 1522 per provare a fare il primo passo verso la riconquista della propria libertà."

“Una giornata importante quella di lunedì – osserva l’Assessora Marta Longaresi - che possa essere un momento di riflessione importante per tutti e tutte noi, che dalle storie, dai racconti, dagli spettacoli si generi la volontà, sempre più necessaria, di continuare a difendere i diritti delle donne in tutto e potenziare una politica di genere che agisca nella quotidianità, a partire dall'educazione all'affettività in tutte le scuole”.

“Insieme alla Sezione soci di unicoop Firenze  e a molte associazioni del territorio – osserva Nadia Meacci, segretaria SPI CGIL Lega Castelfiorentino - abbiamo deciso di focalizzare la  giornata sulla violenza nei rapporti interpersonali, attraverso due brevi spettacoli e una serie di letture sul tema fatte dalle donne del gruppo di lettura di Unicoop Castelfiorentino. Sul nostro manifesto c'e' anche l'immagine di una ragazza in mutande e reggiseno: si tratta di Ahou Daryaei, la studentessa iraniana che ha osato sfidare la polizia religiosa e per questo condotta in manicomio”.

L’iniziativa del 25 novembre a Castelfiorentino è stata organizzata in collaborazione con Avis, Auser “Filo Argento”, Avo, Prociv Arci, Anpi, Centro Lilith, Misericordia Castelfiorentino, Gruppo Fotografico “Giglio Rosso”, Forum Permanente delle Donne.

Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa

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