Un patto tra Toscana e Kiev per la salute dei bambini: quattro medici ucraini al Meyer

Un accordo per la salute dei bambini ucraini. Toscana e regione di Kyiv hanno firmato un accordo di parteniariato medico internazionale. A sottoscriverlo sono stati i responsabili della clinica pediatrica della capitale ucraina e dell’ospedale Meyer di Firenze, centro di eccellenza per la cura dei bambini riconosciuto in tutta Italia, dove lavorano mille e cinquecento dipendenti (tra cui quattrocento medici e duecento tra tirocinanti e specializzandi) e dove un paziente su tre che arriva da fuori Toscana. Con il direttore Paolo Morello e l’amministratrice Kateryna Savinova, a presiedere la firma c’erano il presidente della Toscana Eugenio Giaini e il governatore dalla regione di Kyiv Ruslan Kravchenko.

Il programma di cooperazione, che fa capo al Centro di salute globale del Meyer, permetterrà lo scambio di esperienze e buone pratiche tra gli operatori socio-sanitari dei due ospedali, con l’obiettivo di realizzare azioni che possano dare risposte alle esigenze della popolazione, messa a dura prova dal perdurare del conflitto. Al Meyer sono già arrivati quattro giovani medici dall’Ucraina, per il primo programma di scambio e confronto che durerà tre settimane, accompagnati dalla direttrice della struttura. Si tratta di un anestesista, un oncoematologo, un neurochirurgo e un ortopedico e a ciascuno è stato già affiancato un tutor.

“Questa collaborazione è la testimonianza più efficace della nostra vicinanza all’Ucraina in un momento così delicato della guerra – ha commentato il presidente Giani -: una collaborazione per dare cura e salute ai bambini, il patrimonio più importante delle nostre comunità”. Nella clinica pediatrica ucraina sta per essere attivato il reparto di oncologia. “Le tre settimane che i medici trascorreranno qui saranno l’occasione per raccogliere idee e buone pratiche da riportare in patria – spiega il presidente -. Ma non ci limiteremo a fornire informazioni e conoscenze utili: siamo già pronti ad aprire le braccia del Meyer per la cura di bambini che avessero bisogni sanitari particolari. In questo senso il programma di formazione diventerà un ponte di collegamento”.

Kravchenko, responsabile dell’amministrazione della regione di Kyiv, non nasconde le proprie ambizioni. “Vorrei far diventare la nostra clinica – commenta davanti ai giornalisti – come il Meyer in Toscana, un ospedale cioè di altissimo livello capace di dare risposte anche al di fuori della regione dove sorge”. “Un luogo di speranza e amore, che è la prima sensazione che ho avuto visitando il Meyer , e non un luogo di dolore e malattia – chiosa e aggiunge in un fluente italiano l’amministratrice dell’ospedale di Kyiv, Kateryna Savinova – . Mi piacerebbe ricreare questa atmosfera”. Quell’atmosfera ben palpabile durante la breve visita al Meyer in cui Giani ha accompagnato stamani gli ospiti ucraini.  "E noi - sottolinea il direttore Morello - siamo qui al servizio di questa buona causa".

“Chiaramente – aggiunge il governatore di Kyiv – il nostro primo impegno in questo momento è curare e far sopravvivere i bambini che arrivano dalla zone colpite dai bombardamenti. Questo partenariato sarà un’occasione per migliorarci”. “Una collaborazione che non parte adesso – precisa – ma prosegue e arriva da lontano, visti i tanti specializzandi che da tempo vengono a studiare in Toscana e in Italia”.

 

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