Il presidente di Terre dell’Etruria Massimo Carlotti risponde alla lettera aperta della Sindaca di Lamporecchio Anna Trassi

"Ringrazio per l’attenzione rivolta alla cooperativa che rappresento. Ritengo opportuno precisare che le criticità che stanno emergendo in questa campagna non sono da imputare ad una diversa attenzione e organizzazione di Terre dell'Etruria, subentrata solo a settembre nella gestione del Frantoio di Vinci”. È quanto afferma il presidente di Terre dell’Etruria Massimo Carlotti in risposta alla lettera aperta della Sindaca di Lamporecchio Anna Trassi.

“La chiusura del frantoio di Lamporecchio da parte di Cooperative Montalbano, decisa ormai quattro anni fa, fu determinata dalla non sostenibilità economica di quel presidio produttivo – sottolinea Carlotti -. Le ragioni della crisi dell'olivicoltura hanno radici profonde che sono certo la sua Amministrazione non mancherà di affrontare con tutti i soggetti della filiera”.

“L'annata attuale, in particolare - prosegue Carlotti - è stata condizionata, in tutta la Regione, da una formidabile concentrazione delle lavorazioni, richieste in tempi ristretti e contingentati da lunghi periodi di maltempo. Sono criticità che stiamo affrontando in tutti i nostri frantoi, risolvendole con organizzazione, buon senso e collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti. Siamo disponibili e aperti a confrontarci in tutte le sedi opportune, per consentire un sereno svolgimento della frangitura, così come siamo determinati a garantire un futuro di sviluppo dell'olivicoltura nel territorio del Montalbano. Dovremo evolvere, tutti insieme, ma con la certezza di aver intrapreso la giusta e consapevole direzione di marcia”.

Fonte: Tabloid società cooperativa

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