Uffici regionali sul Piano Intercomunale: "Troppo consumo suolo, rischi ambientali". Bocciata mozione BE-M5S a Empoli

Buongiorno Empoli-Siamo Empoli e M5S chiedono di rivedere il piano, il PD chiede il rispetto dell'iter: "Affrontare nei tempi e nei modi giusti la questione"


Nuovo consumo di suolo per i prossimi 15-20 anni "non giustificato né dall’andamento demografico, che risulta sostanzialmente stabile, né dalla crescita del sistema socio-economico dei territori", scarso riutilizzo di aree e immobili rispetto alle nuove edificazioni, la "mancanza di monitoraggio ambientale" che valutasse gli impatti del piano dal punto di vista del suolo, dei rischi idrogeologici e delle emissioni nell'aria, e la "riduzione di territorio agricolo" che esporrebbe "il territorio a maggiori impatti e rischi connessi ai pericoli climatici".

Sono queste, riassumendo, le osservazioni prodotte dalla Direzione regionale Urbanistica e politiche abitative - Settore Pianificazione del Territorio della Regione Toscana in merito al Piano Strutturale Intercomunale (PSICT), votato nel 2023, che deciderà il futuro urbanistico dei Comuni di Capraia e Limite, Cerreto Guidi, Empoli, Montelupo Fiorentino e Vinci.

Critiche e osservazioni, volte a tutelare la tenuta del territorio in particolar modo di fronte ai cambiamenti climatici, che sono state oggetto di una mozione presentata dai gruppi Buongiorno Empoli - Siamo Empoli e M5S in consiglio comunale a Empoli, lo scorso 12 novembre. La mozione, alla luce delle osservazioni fatte, chiedeva alla Giunta di "operare in sede di confronto con le amministrazioni degli altri comuni interessati dal PSICT per far recepire le indicazioni presenti nei contributi della direzione Urbanistica Regione Toscana". La mozione, però, è stata bocciata, con l'astensione di Fratelli d’Italia e Centrodestra per Empoli, tra le critiche di BE-Siamo Empoli e M5S.

"Vi è la consapevolezza ormai diffusa che il consumo di suolo non sia solo un problema di espansione edilizia, ma è una minaccia per l'equilibrio dell'ambiente e la qualità della vita - spiega Jacopo Maccari del M5S - Gli uffici competenti della regione Toscana dicono che il ridimensionamento della superficie non è giustificabile sulla base dei dati socio-economici, che la nuova edificazione prevale sul riuso e la riqualificazione delle aree esistenti e che ciò non è sostenibile. Altro elemento critico è la mancanza di un monitoraggio ambientale per valutare correttamente l'impatto del Piano, sia dal punto di vista del suolo che delle emissioni. Oggi, inoltre, sottovalutiamo l'importanza del terreno sano, coltivabile: affinché il suolo torni a produrre dopo essere stato compromesso servono secoli, la scelta è irreversibile".

La maggioranza, al momento, non esprime un giudizio di merito, limitandosi a chiedere il rispetto dei tempi e delle modalità delle procedure: "Sono temi di notevole importanza e grande rilevanza tecnica, - spiega Marco Del Turco, consigliere PD - motivo per cui riteniamo che qualsiasi giudizio debba essere proceduto da una opportuna illustrazione in Commissione che da un'adeguata evidenza pubblica di queste informazioni. Nella fattispecie tale contributo è stato ricavato da accessi agli atti, i documenti non sono ancora pubblici. È ovvio che tutti gli Enti vogliono prendere in considerazione quanto indicato dalla Regione. Non è opportuno secondo noi soffermarsi su alcuni contributi piuttosto che altri, seguendo le tempistiche di legge. Gli uffici si stanno adoperando, chiediamo di ritirare la mozione per affrontare nei tempi e nei modi giusti la questione". 

La mozione, però, non viene ritirata e le motivazioni non convincono Sabrina Ciolli, consigliera di BE-Siamo Empoli, che pare interpretare la richiesta del PD come un rinvio alle calende greche: "La Regione Toscana osserva che ci sono degli elementi che i comuni dell'Empolese Valdelsa non stanno tenendo in debita considerazione. Sono temi ambientali, immagino che chi rappresenta i Verdi in questa città sia interessato in merito a questi contributi della Regione. Non si arriva al 12 di novembre e si scopre che ci sono dei contributi della Regione. Ci sono da tempo. Chiunque fosse stato interessato ad approfondire l'argomento, con un semplice accesso agli atti avrebbe potuto farlo".

Sulla stessa linea il collega di gruppo Leonardo Masi: "Siamo anche disposti a ritirare la proposta, ma la discussione in consiglio comunale e in commissione deve essere precedente all'avvio del procedimento della risposta alle osservazioni. Altrimenti si va a discutere del niente. In consiglio comunale non votiamo i contributi della Regione, votiamo le osservazioni dei cittadini che sono un'altra cosa. Se il consiglio comunale e il Sindaco si impegna a stoppare i lavori di redazione delle risposte ai contributi della regione in attesa della convocazione e della discussione in commissione ci possiamo stare, se dobbiamo ritirare la delibera per non andare contro ai contributi della regione, allora non ci stiamo più".

 

Notizie correlate



Tutte le notizie di Empoli

<< Indietro

torna a inizio pagina