Sciabolatori d'Italia, unitevi: a San Miniato si aprono maxi-bottiglie di spumante

Verranno da tutta Italia a San Miniato (Pi), presso il convento di San Francesco i maestri sciabolatori, esperti nell’arte del sabrage, e che si sfideranno per aprire le bottiglie di spumante rigorosamente italiano. Perché l’associazione La Sciabola sul Collo ha proprio questo come mission: valorizzare il prodotto made in Italy e al tempo stesso farlo attraverso la riscoperta di una pratica che si rifà ai secoli scorsi, al tempo di Napoleone Buonaparte. E proprio nel luogo dove Napoleone incontrò lo zio canonico, San Miniato, durante la campagna d’Italia, che più di cento persone, tra esperti di vino, sommelier e sciabolatori, si ritroveranno per un momento di incontro per sciabolare le bottiglie. Non sarà una iniziativa comune. Gli sciabolatori inizieranno ad aprire prima le bottiglie Standard da 0,75 ml, poi le Magnum da 1,5 litri, quindi le Jeroboam da 3 litri e infine le Réhoboam da 4,5 litri. E chissà che qualcuno non si avventuri nell’impresa di sciabolare una Mathusalem da 6 litri o una Salmanazar da 9?

La sciabolata o “sabrage” è una spettacolare tecnica utilizzata per aprire una bottiglia di spumante servendosi di una sciabola.

“Nata in Francia, era una pratica in voga tra i soldati napoleonici a partire dalla seconda metà dell’Ottocento. Pare che sia stato proprio Napoleone Bonaparte ad introdurre il rito del sabrage dopo una delle tante vittorie del suo esercito” – Spiega Fabio Bagni presidente dell’associazione “La Sciabola sul collo”. “Si narra – continua - che il generale stappò una bottiglia di Champagne servendosi della sciabola che era una delle armi a sua disposizione. Così questo rituale si diffuse presto fra tutti gli ufficiali napoleonici arrivando fino ai giorni nostri.

La sciabola scivola dolcemente sul collo della bottiglia e con un colpo netto libera il tappo con il vetro che lo attornia. Questo tipo di apertura è spettacolare e molto gradevole da vedere e può essere eseguita soltanto con bottiglie di spumante perché è grazie alla pressione che questi vini esercitano

all’interno della bottiglia che il collo si allontana facilmente dal corpo portando via con sé i frammenti di vetro e spingendo via il tappo”.

Fonte: Ufficio stampa

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