Non si è mai spostato da Tavarnelle dove è nato un secolo fa. E’ sempre stato profondamente legato al luogo di origine e soprattutto al mondo dell’agricoltura, il lavoro su cui ha investito tutto il suo percorso professionale. “Pensare e vivere da contadino, con i frutti della terra, è stato tutto per me, non avevo tempo per dedicarmi ad altre attività o passioni, il lavoro al servizio del marchese Carlo Torrigiani e di altri proprietari e fattori che si sono susseguiti negli anni, è stato il centro della mia vita”. Sono le parole che Santi Biliotti, avvolto dall’affetto della famiglia, ha pronunciato prima di soffiare sulle candeline e celebrare l’agognato traguardo dei cento anni in occasione della festa di compleanno cui ha partecipato il sindaco David Baroncelli. Santi non si è sposato e non ha avuto figli ma il calore delle nipoti, ormai adulte, e il loro senso di cura per lo zio che trattano con amorevolezza, come fosse il loro babbo, basta a riempire il cuore del centenario. Gabriella e Paola con le rispettive famiglie hanno celebrato l’anniversario dello zio nell’abitazione di Tavarnelle insieme al badante indiano Deep Singh.
Un uomo forte, energico, ancora in buona forma, con lo sguardo consapevole e riflessivo di chi ne ha viste e patite tante di esperienze e sofferenze lungo la parabola secolare. A cominciare dal secondo conflitto mondiale, la povertà, il senso di libertà riscattata che ne sono seguiti, il processo di ricostruzione, l’avvento della televisione e poi il boom economico degli anni Sessanta, fino ai giorni nostri. Santi Biliotti, uomo del fare di poche parole, si è rivolto al sindaco con una vena ironica e mordace, tipica della tradizione e della cultura popolare chiantigiana. “Ma chi avrebbe mai immaginato che sarei arrivato tanto lontano – ha dichiarato scherzando – una delle ragioni forse è che non ho mai trovato moglie?”. La festa è stata celebrata con il sorriso e l’orgoglio del sindaco che ha omaggiato la ricorrenza consegnando a Santi un bouquet floreale e la spilla con il nuovo stemma del Comune di Barberino Tavarnelle. Nell’esprimere apprezzamenti per il percorso del centenario, il primo cittadino ha evidenziato il valore della testimonianza storica offerta dagli anziani del paese, in un territorio come quello chiantigiano in cui il tasso di longevità è molto alto.
“Con Santi e il suo speciale compleanno il nostro territorio ha l’onore di accogliere tre centenari, Pierina Iozzi, la bellezza di 104 primavere, con la quale abbiamo avuto il piacere di festeggiare quattro anni fa e Tosca Bertoni che è arrivata al secolo di vita qualche mese fa – commenta il sindaco Baroncelli - un dato che, se si aggiunge agli altri quindici anziani pluricentenari distribuiti tra San Casciano e Greve, testimonia la presenza di una popolazione che tende ad invecchiare grazie ai numerosi fattori, materiali e immateriali, legati alla qualità della vita che connota il Chianti: il paesaggio, l’ambiente, l’alimentazione, la genuinità delle produzioni, le relazioni interpersonali, lo sport, il senso di comunità e la cultura del luogo che generano inclusione, solidarietà, benessere psicofisico, valori che si trasmettono di generazione in generazione”.
Fonte: Comune di Barberino Tavarnelle - Ufficio stampa
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