Un esposto alla Corte dei Conti per verificare un possibile danno erariale ai danni del Comune di Montecatini Terme e sulle eventuali responsabilità di chi ha consentito una forzatura nell’istituzione della cosiddetta DMO - Fondazione Turismo. Lo hanno presentato i consiglieri comunali del gruppo “Fanucci Sindaco - Montecatini Terme, il futuro è nel nome”, Edoardo Fanucci, Andrea Bellettini e Ettore Severi, che questa mattina hanno spiegato le ragioni della loro decisione in una conferenza stampa convocata fuori dal Municipio, davanti alla sede del Palazzo comunale. Questo non per volontà, ma per necessità. “Dopo aver prima svilito il ruolo della commissione partecipate e del consiglio comunale fissando tempi e modi non all’altezza dell’importanza della DMO, oggi non è stata concessa la Sala del Consiglio Comunale: un gesto ostile che non ha fermato i consiglieri nella loro azione amministrativa di indirizzo e controllo”.
Secondo il gruppo consiliare di opposizione “la DMO è uno specchietto per le allodole. E’ fatta male, secondo procedure irrituali e non corrette: l’assenza del parere dei revisori pesa come un macigno, così come l’assenza di una preventiva procedura comparativa per valutare la migliore strada possibile; il tutto per eludere i vincoli delle società partecipate. Si è raccontato di aver agito in tempi record: in realtà si sono già persi sei mesi”, sottolineano ancora i consiglieri comunali Fanucci, Severi e Bellettini. Secondo i quali la strada da percorrere era un’altra ovvero “una rinnovata Montecatini TURISMO, CULTURA, EVENTI, parcheggi & servizi con una modifica statutaria e un aggiornamento del contratto di servizio in essere”. In questo modo, spiegano i tre consiglieri, “saremmo già stati operativi e a pieno regime. E invece si sono già persi 6 mesi”. Quindi l’attacco al cuore della scelta: “la DMO è un carrozzone nato per gestire poteri di nomina, di indirizzo e, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina, per evitare le norme stringenti della pubblica amministrazione. Mal contati sono già stati spesi 100.000 euro - nel giro di un anno la fondazione ne brucerà altrettanti - per costare, a regime, circa 700.000 euro. Uno spreco inammissibile di risorse pubbliche!”.
Il prossimo passaggio, a questo punto, sarà il parere della Corte dei Conti che si dovrà esprimere soprattutto sul possibile danno erariale e sulle eventuali responsabilità di chi ha deliberato quell’atto. Sì perché - spiegano Fanucci, Severi e Bellettini, “agire senza il parere dei revisori è un precedente pericoloso che denota arroganza, prepotenza e leggerezza. Mai, almeno negli ultimi 20 anni, si era vista una cosa del genere”.
Ma non è tutto. Il business plan: definito “una toppa peggiore del buco”. “Affidarlo, in grande fretta, per 12.000 euro ad uno studio di Milano, dimostra quanto fosse importante e necessario, ma si sarebbe dovuto fare prima, non dopo, la nascita della fondazione”.
Inoltre, le modalità di finanziamento della DMO. “Dovrebbe finanziarla il Comune di Montecatini Terme con l’imposta di soggiorno che ha regole e vincoli di legge molto rigidi? – si chiedono retoricamente i tre consiglieri -. Basta questo per dire che la fondazione dovrà attenersi in modo rigoroso e puntuale al codice degli appalti e a tutte le normative che tutelano l’interesse pubblico (assunzioni, sponsorizzazioni, contributi…). La flessibilità annunciata è, nel migliore dei casi, una inaccettabile bugia”.
Ci sono poi altre questioni da valutare, a partire dall’accesso agli atti: “Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle candidature – sottolineano ancora i ricorrenti -. Verificheremo che la scelta ricada sui migliori profili, sentite e valorizzate le categorie economiche (in particolare albergatori e commercianti), nel pieno rispetto della parità di genere e soprattutto su figure indipendenti, autorevoli e capaci. Non vorremmo che, ad esempio, il rinvio della scadenza per presentare le candidature sia stato fatto ad personam”.
“In ultimo un ringraziamento sentito, non formale, al Dottor Leonardo Bechini, senza il quale questo ricorso non sarebbe stato possibile – conclude Fanucci -. La sua professionalità, la sua capacità di studio, di analisi e di approfondimento, sono uno straordinario valore aggiunto per la nostra azione amministrativa. Con lui, e con altri amici, tra cui anche l’avvocato Massimo Brancoli a cui mi lega un sentimento di affetto, stima e amicizia, abbiamo intenzione di portare avanti iniziative associative e politiche già nei prossimi mesi”.
Fonte: Gruppo consiliare Fanucci Sindaco - Ufficio Stampa
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