Scaraventato a terra al pronto soccorso, grave anziano a Pisa: arrestato l'aggressore

Ha aggredito un anziano di 79 anni che era in attesa al pronto soccorso dell'ospedale di Pisa, poi è fuggito e poche ore dopo è stato rintracciato dalla polizia. La notizia è riportata sul quotidiano La Nazione e la vittima ora si trova ricoverata in gravi condizioni nel reparto di neurochirurgia, in prognosi riservata. Secondo quanto ricostruito martedì sera l'aggressore, in forte stato di agitazione per aver assunto alcol, improvvisamente e senza un motivo si è scagliato contro il marito di una paziente in attesa di tornare a casa, scaraventandolo a terra davanti ad altri pazienti e ripreso dalle telecamere di videosorveglianza. Subito dopo l'uomo, che pare fosse già conosciuto per altri episodi di violenza, si è allontanato dall'ospedale e il mattino seguente è stato rintracciato e arrestato dalla polizia. Dal sindacato Cisl medici chiesto nuovamente per l'ospedale di Pisa un posto fisso di polizia, 24 ore su 24.


Meini (Lega): "Necessario ed urgente garantire maggiore sicurezza specialmente nel Ps ed in psichiatria"

"Purtroppo dobbiamo registrare l’ennesimo atto di violenza in un ospedale, in questo caso al Pronto Soccorso dell’ospedale di Pisa, dove un familiare di un paziente è stato aggredito da una persona probabilmente alterata dall’alcol" afferma Elena Meini, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega. "Un fatto gravissimo che ripropone prepotentemente la questione relativa alla sicurezza nei nosocomi toscani, troppo spesso teatro d’intollerabili episodi d’inciviltà. È dunque ora di cambiare registro e prevedere idonee e durature soluzioni (non escludendo, come eventuale ipotesi, anche l’impiego dei militari) affinché situazioni come questa non possano più ripetersi. In ospedale ci si va per curarsi o per assistere una persona cara ricoverata, non per rischiare la propria incolumità; senza, ovviamente, dimenticare le frequenti aggressioni agli addetti ai lavori - conclude Meini - Occorre, quindi, maggiore sinergia fra Asl e Forze dell’Ordine e non lesinare, pertanto, investimenti per frenare questa ondata di violenza nelle varie strutture sanitarie della Regione".

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