Sciopero stanotte alla Arte93, stamperia tessile del Macrolotto 2 dove i lavoratori erano stati mandati via per aver chiesto al titolare di lavorare 8 ore.
Per anni nella stamperia tessile si è lavorato senza sosta 12 ore, chi con un contratto part-time chi a nero, e Giovedì l'azienda ha provato a sbarazzarsi dei lavoratori allontanandoli dal posto di lavoro con un messaggio, solo perché il giorno prima si erano rifiutati di lavorare 12 ore.
Più di 50, tra lavoratori di aziende del distretto e solidali, questa sera sono partiti dal presidio sindacale davanti alla welltex (che va avanti da due settimane) in solidarietà ai lavoratori allontanati e dopo una passeggiata rumorosa tra le fabbriche è iniziato il picchetto per la reintegra dei lavoratori e la regolarizzazione dei contratti.
La sindacalizzazione nella stamperia era nata a partire dal rifiuto dei lavoratori di firmare dimissioni fittizie volute dall'azienda nel quadro di una ormai nota operazione "chiudi e riapri" per evitare di pagare contributi e tasse e per proteggersi da eventuali sanzioni. Infatti precedentemente la "Arte93" era la "Eco srl" (ditta a cui tutt'ora sono intestati i contratti dei lavoratori).
Dal rifiuto di farsi raggirare dalla proprietà è nato nei lavoratori il rifiuto categorico di continuare a stare al ricatto dello sfruttamento che ha portato allo sciopero di questa notte, che prosegue grazie alla solidarietà di chi ha già combattuto in passato per l'ottenimento dei diritti nelle fabbriche del distretto.
Dopo lo strike day, è ripartita la mobilitazione sindacale in una delle migliaia di piccole aziende che popolano questo distretto dove la violenza dello sfruttamento è più tangibile che mai. Gli operai in sciopero infatti, che sono 3, compongono la totalità della forza lavoro impiegata alla Arte93, e pur di sbarazzarsi del sindacato ad oggi sono i titolari dell'azienda a sostituirsi agli operai allontanati.
Questa notte i picchetti sindacali nel territorio tra Pistoia e Prato sono stati 3: alla Vot International e alla Arte 93 contro il super sfruttamento, alla Welltex per difendere i diritti ottenuti con la lotta mesi prima.
La libertà di sindacato e il diritto di sciopero continuano ad essere i principi fondamentali per ottenere e tutelare i diritti dei lavoratori contro lo sfruttamento.
Fonte: Sudd Cobas - Ufficio Stampa
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