A quasi due settimane dall'emergenza maltempo in Valdelsa, il punto su Radio Lady 97.7. Sugli esposti presentati "i cittadini meritano verità, come la merita l'amministrazione"
"A poco più di una settimana la situazione si sta normalizzando, le operazioni di pulizia dell'area si stanno concludendo, abbiamo ancora problemi sugli smaltimenti dei rifiuti, le persone sono quasi totalmente tornate a casa, ma i danni ci sono al patrimonio pubblico e soprattutto privato". Così la sindaca di Castelfiorentino Francesca Giannì oggi pomeriggio ai microfoni di Radio Lady 97.7, ha fatto il punto dopo l'emergenza maltempo che si è abbattuta sul territorio provocando alluvioni tra il 17 e 18 ottobre, soprattutto nell'area tra il torrente Pesciola e la frazione di Petrazzi.
L'intervista in video
"Ieri è arrivato il Dipartimento nazionale di Protezione civile per iniziare la fase ispettiva e di controllo e di riconoscere eventualmente l'emergenza nazionale per i territori della Toscana e dell'Emilia Romagna. Sono passati da noi, da Certaldo e verso Siena. Non abbassiamo la guardia, le nostre famiglie hanno subito grossi danni, oltre al trauma di un evento alluvionale".
Su una prima stima dei danni, Giannì afferma: "È la domanda forse più importante ma è difficile stimarli. Sicuramente quello che abbiamo dichiarato negli ultimi giorni, è che si va oltre il milione, ma anche qualche milione". Sono circa 120 i numeri civici coinvolti, circa 35 le aziende. Sempre nei giorni scorsi il Comune ha attivato una raccolta fondi a sostegno di famiglie e imprese colpite: "Una scelta - prosegue la sindaca - mossa anche un po' dalla cittadinanza, molte persone sono venute in Comune a chiederci di poter donare del denaro".
Nei giorni successivi all'evento, sono stati presentati degli esposti da parte della cittadinanza ma anche dalla politica, in merito agli argini lungo la 429. Sulla questione se sono in corso verifiche, Giannì risponde: "Già durante la notte non ci spiegavamo cosa stesse succedendo, la dinamica è stata molto particolare. Per questo già all'alba del venerdì abbiamo fatto volare un drone per poter raccogliere immagini. Assistevamo a casse di espansione alla Madonna della tosse quasi vuote e l'evento alluvionale che peggiorava di ora in ora in località Pettinamiglio. La prima ipotesi che avevamo formulato era di un problema sull'argine dell'Elsa. Al ritirarsi delle acque e dalle immagini raccolte abbiamo ricostruito questa assenza di argini su più punti del fiume Elsa tra Certaldo e Castelfiorentino, correlazione chiave che insieme alle piogge torrenziali su Siena hanno prodotto, secondo l'amministrazione comunale, l'evento alluvionale. Nessuno vuole fare processi anticipati a nessuno. In questo momento ci interessa la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio. Certo è che comprendere la dinamica dell'evento e delle responsabilità è un passaggio successivo importante, i cittadini meritano verità come la merita l'amministrazione".
Su possibili azioni al vaglio del Comune, la sindaca afferma: "Stiamo valutando a livello amministrativo quali sono i passi migliori, è chiaro che in questo momento non abbiamo un atteggiamento persecutorio nei confronti di nessuno perché non è interesse dell'amministrazione. Il nostro interesse è non vedere cittadini e imprese danneggiate, né chiaramente l'amministrazione, perché si può immaginare quanto sul bilancio di un ente possano pesare lavori di somma urgenza di diverse di centinaia di migliaia di euro necessari e fondamentali. Abbiamo bisogno di avere garanzie".
Infine i supporti ricevuti, "molto forte dal settore di Protezione civile, nella gestione dell'emergenza e ricostruzione della dinamica dei fatti, sia a livello regionale, di Città metropolitana e Unione dei Comuni Empolese Valdelsa. Abbiamo avuto il settore Genio Civile della Regione Toscana, arrivato quasi subito sull'evento, che si è occupato giorno dopo giorno di monitoraggio e verifiche". E le reazioni della cittadinanza: "Ringrazio per la pazienza e l'umanità che hanno avuto nei nostri confronti" perché, nonostante le persone colpite dall'alluvione non potessero rientrare a casa propria, c'è chi "ha avuto il pensiero di farci un caffè, probabilmente perché ci hanno visto stanchi, mi ha aperto il cuore e dimostra un legame con i cittadini che va oltre tutto e tutti. È chiaro che c'è una sorta di amarezza di fondo, la sensazione che qualcosa potesse essere fatto in maniera diversa è forte. E poi, da parte dell'amministrazione e dei cittadini, c'è la paura che qualcosa possa rimanere un po' in sospeso. Lo abbiamo visto anche in altri eventi alluvionali".
Su questo aspetto conclude la sindaca Francesca Giannì: "Visto che molti dei Comuni hanno progetti di sicurezza idraulica pronti per essere finanziati, forse sarebbe meglio agire in prevenzione e permettere di fare queste opere. Noi ce l'abbiamo, abbiamo fatto presente anche a Regione Toscana, un progetto che abbiamo presentato e che protegga la città e le città della Valdelsa. Credo che forse dovrebbe essere arrivato il momento di provare a investire sotto questo punto di vista".
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