Ricandidatura di Parentini nel Pd Santacrocese, la replica: "Rifiutato qualsiasi confronto"

Ivetta Parentini

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di Ivetta Parentini, segretaria del Pd di Santa Croce sull’Arno, in replica alle contestazioni rivolte da altri esponenti dello stesso partito sulla propria ricandidatura.


Prendo atto della volontà da parte di alcuni membri del Partito Democratico di Santa Croce di sfuggire al confronto politico nelle sedi preposte, con quella che ritengo una fuga in avanti anticipata ieri e oggi a mezzo stampa. La scelta di isolarsi, non cercare un confronto interno e, addirittura, non partecipare al Congresso, da loro fortemente voluto, la trovo una scelta del tutto contraria a quei principi di trasparenza, confronto e democraticità, a cui si fa riferimento nel documento sottoscritto.

Nel merito delle contestazioni che mi vengono rivolte, ci tengo a sottolineare come la decisione di rimettere il mandato fosse un atto dovuto a seguito del risultato elettorale ottenuto alle ultime amministrative dello scorso giugno. Da lì in poi si è provato ad avviare una discussione interna al partito sui motivi che hanno determinato quel risultato. A mio avviso è mancata un’analisi chiara e costruttiva sulle cause della sconfitta, che con un atto di responsabilità e con una operazione di verità, avrebbe anche dovuto ammettere alcuni limiti che hanno caratterizzato l’azione amministrativa nella parte finale dello scorso mandato.

Seguendo personalmente le prime consultazioni che si sono svolte in seno ai componenti dell’assemblea era chiaro ed evidente come non ci fossero le condizioni per una soluzione condivisa ed unitaria, (posizione condivisa anche da alcuni firmatari del documento). Per questo, in quanto segretaria, ho provato a trovare una soluzione conciliativa che provasse a portare avanti la direzione politica del partito fino alla scadenza naturale del mandato nel 2025, attraverso una gestione collegiale della segreteria, individuando la figura di un vice-segretario che mi affiancasse a garanzia di tutti quanti.

L’area che fa riferimento ai sottoscrittori del documento si è invece da quel momento chiusa ed eclissata, rifiutando qualsiasi confronto, ed è falso quindi affermare che avrebbero provato in ogni modo a trovare una conciliazione, perché questo non è mai successo, anzi, nonostante le norme del Regolamento sul Congresso, non lo prevedessero, gli stessi hanno organizzato un’ulteriore consultazione che non ha visto "un ampio numero di iscritti raccogliere indicazioni sul candidato unitario", come erroneamente indicato nel documento, ma solo 36 iscritti su un totale di 250 tesserati si sono espressi per un candidato che non può definirsi unitario in quanto espressione di una determinata area politica, la stessa a cui appartengono i firmatari del documento.

Tra l’altro, il nome emerso era uno dei membri dimissionari della mia segreteria e i firmatari del documento sono tutte persone che da decenni fanno attività politica, quindi si parla erroneamente di un rinnovamento che poi nei fatti nemmeno ci sarebbe stato. Come stabilito dalle norme vigenti in materia di Congresso straordinario, fino al 10.10.2024 era possibile tesserare nuovi iscritti da far votare al Congresso e fino allo scorso 21.10.2024 chiunque avrebbe potuto presentare una candidatura alternativa a quella della sottoscritta. Ma così non è stato, provando invece a portare avanti un’opera di delegittimazione personale e non politica, nei mei confronti e di tutta la segreteria e addossando alla sottoscritta e al partito responsabilità di una sconfitta che stanno da tutte altre parti.

Qualcuno al confronto interno ha preferito l’Aventino. Questo atteggiamento che ritengo dettato da posizioni personali e poco democratico non colpisce solo la sottoscritta, ma discredita tutto il Partito Democratico di Santa Croce ed è il motivo che mi ha spinto a rivalutare le mie dimissioni e a ricandidarmi su forte spinta e legittimazione della mia parte politica. Credo che questo non debba essere il momento delle posizioni personali, ma quello di avviare una discussione seria, senza sconti, per poter ripartire con un rinnovamento delle idee, perché il nostro compito principale in questa fase deve essere quello di supportare l’azione del gruppo consiliare di minoranza, contrastando le scelte politiche di questa amministrazione di destra, rilanciando al contempo l’azione politica in vista anche delle prossime, importantissime, elezioni regionali, dove, come abbiamo visto anche nel corso delle ultime votazioni in Liguria, avremo bisogno di un Partito Democratico forte e che sappia creare le condizioni per allargare il perimetro delle alleanze.

Fonte: Ivetta Parentini, Segretaria Comunale PD Santa Croce sull’Arno

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