Irrompono in casa armati e lo feriscono gravemente: tre arresti per tentato omicidio a Cascina

L'11 ottobre, a Cascina, tre uomini di origine albanese hanno fatto irruzione nell’abitazione di un giovane tunisino, aggredendolo con armi e ferendolo gravemente. L’attacco è stato rapido e violento, ma fortunatamente non ha provocato la morte della vittima, che è stata poi ricoverata in ospedale per le gravi ferite subite.

L'indagine è stata condotta dai carabinieri di Cascina e dal Nucleo Operativo e Radiomobile di Pontedera, che hanno ricostruito la dinamica dell'aggressione: due degli aggressori sono entrati nell’abitazione e hanno colpito il giovane tunisino, uno utilizzando un grosso martello e l’altro un'arma da taglio, infliggendogli ferite in più punti vitali. Il terzo uomo, nel frattempo, è rimasto all’esterno come “palo” per coprire i complici. Dopo l'aggressione, i tre si sono dati rapidamente alla fuga.

L'indagine è stata coordinata dai Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Pisa e ha incluso un'accurata analisi della scena del crimine, l'audizione di testimoni e la visione di filmati di telecamere private e di videosorveglianza cittadina. Grazie a queste prove, è stato possibile identificare l’automobile usata dagli aggressori. Gli investigatori hanno inoltre individuato elementi che suggeriscono un movente specifico per l’aggressione.

Sulla base delle prove raccolte è stata confermata l’ipotesi di un tentato omicidio premeditato. La Procura della Repubblica e il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP) del Tribunale di Pisa hanno emesso un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei tre uomini: i due esecutori materiali dell’aggressione sono stati portati in carcere, mentre il terzo, il “palo”, è stato posto agli arresti domiciliari.

Gli accusati dovranno rispondere di tentato omicidio premeditato in concorso e di porto abusivo di armi. Questa mattina, i Carabinieri di Pontedera hanno eseguito l’arresto dei tre indagati, due dei quali sono stati portati in carcere e uno agli arresti domiciliari, in attesa di ulteriori disposizioni da parte della Procura di Pisa.

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