Alluvione Castelfiorentino, FdI presenta un suo esposto in procura per "fare luce sulle cause e sulle responsabilità"

Dopo l’esondazione del fiume Elsa avvenuta in località Petrazzi di Castelfiorentino il 18 ottobre scorso verso le ore 05 del mattino, il Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia – Centrodestra per l’Empolese-Valdelsa ha deciso di presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Firenze per chiedere che si faccia piena luce sulle cause e sulle responsabilità.

Come è noto: il fiume Elsa sarebbe esondato in località Petrazzi di Castelfiorentino verso le 05:00 del mattino dello scorso 18 ottobre allagando case e aziende della zona, mentre i primi soccorsi sarebbero arrivati solo verso le successive ore 08:30; le acque del fiume sarebbero esondate a causa delle forti piogge che hanno colpito la Toscana, e, stando alle dichiarazioni rilasciate alla stampa dalla sindaca Giannì di Castelfiorentino, la responsabilità sarebbe da attribuire alla mancanza di alcune arginature che sarebbero state di competenza della Regione Toscana e del Genio Civile; sulla stampa si legge che, pur non detto apertamente, ma il riferimento della sindaca Giannì sembra essere a quel punto dell'argine abbassato dal cantiere della Sr429 oggetto di un esposto da parte dei residenti; stando sempre alle fonti giornalistiche, la sindaca Giannì avrebbe confermato di aver acquisito "documentazione della dinamica dell'evento al fine di chiarire con sollecitudine le responsabilità del fenomeno, che sono certamente dati dalla correlazione del fenomeno temporalesco nel senese e l’assenza delle arginature sul reticolo" e parla di "una verità già cercata dai coinvolti nell’alluvione che deve essere garantita"; nel comunicato stampa divulgato agli organi di stampa, il Comune di Castelfiorentino auspicherebbe anche "il riconoscimento dell'emergenza nazionale e che siano stanziati dal Governo fondi ad hoc per il risarcimento a cittadini e imprese coinvolte".

Stando tutto quanto precede, Leonardo Rossi, capogruppo di Fratelli d’Italia – Centrodestra per l’Empolese-Valdelsa, sintetizzando le tante segnalazioni giunte dai cittadini ed esprimendo tutte le proprie perplessità riguardo all’incredibile vicenda che è costata significativi allagamenti con danni a cose e persone, delle quali circa 70 sarebbero state evacuate dalle loro abitazioni, dichiara che: “Il Gruppo consiliare di Fratelli d’Italia dell’Unione dei Comuni del Circondario Empolese-Valdelsa ha ritenuto necessario presentare un proprio esposto alla Procura della Repubblica di Firenze perché si faccia piena luce su quanto accaduto e sulle responsabilità degli organismi di controllo, atteso che appare inconcepibile come si sia potuto consentire l’abbassamento dell’arginatura del fiume Elsa, qualunque sia stata la ragione, senza poi effettuare il necessario monitoraggio delle condizioni climatiche e, diramando l’immediato allerta meteo, procedere al rispristino delle arginature come è stato fatto quando il danno era ormai irreparabile”.

Ancora, per Rossi "è’ da chiarire perché, come si è poi appreso da persone che hanno lanciato la notizia sui social, i soccorsi siano scattati alle 08:30 quando il fiume sarebbe esondato verso le 05:00 del mattino”.

Sul punto interviene anche Serena Urso, consigliera comunale di Castelfiorentino del gruppo consiliare di Fratelli d’Italia – Centrodestra per l’Empolese Valdelsa: “Come sottolineato da Elisa Tozzi, consigliera regionale di Fratelli d’Italia e presidente della commissione d’inchiesta sull’alluvione, la gravità delle dichiarazioni della sindaca Giannì sulle responsabilità di Regione e Genio civile non possono tacitare i dubbi che, da più parti, in queste ore, stanno sorgendo sui ritardi della macchina dei soccorsi e sul ruolo che poteva avere il sistema di protezione civile (di cui la sindaca Giannì è la responsabile per il Comune di Castelfiorentino come autorità di protezione civile) dato che proprio alla protezione civile spetta il compito di identificare e valutare i rischi presenti sul territorio, promuovendo misure di prevenzione per ridurre la probabilità e l’impatto di eventi calamitosi nonché monitorare costantemente il territorio e i fenomeni naturali, emettendo avvisi e allarmi tempestivi in caso di situazioni di pericolo”.

Concludendo, Leonardo Rossi ritiene che “l’esposto alla Procura della Repubblica di Fratelli d’Italia – Centrodestra per l’Empolese Valdelsa (oltre che un atto di solidarietà nei confronti della famiglie e delle aziende alluvionate che hanno perso tutto e prima ancora che un atto politico di richiesta di giustizia) è un atto doveroso e concreto di richiesta di accertamento della verità e delle responsabilità civili e penali, anche ai fini risarcitori, in modo che i costi di ricostruzione e dei danni morali e materiali siano attribuiti a chi si è reso responsabile, anche “in vigilando”, dei danni cagionati alle persone e alle aziende, perché è troppo facile scaricare sulla collettività (che comunque se ne farà carico attraverso il governo) negligenze e incompetenze di singoli e di enti pagati con i soldi pubblici”.

Fonte: Fdi Empolese Valdelsa

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