Un medico è stato aggredito la notte scorsa all'ospedale Misericordia di Grosseto. Sarebbe stato preso a calci e pugni, secondo quanto rende noto la Asl Toscana sud est, da un uomo di 38 anni che si era presentato al pronto soccorso autonomamente, manifestando uno stato di alterazione.
Dopo il triage e la visita del medico del pronto soccorso, l'uomo era stato affidato alla consulenza di uno specialista, vittima poi dell'aggressione. "Fino a questo punto la persona non aveva manifestato tendenze violente che invece sono esplose successivamente nei confronti dello specialista" specifica l'Asl.
Il medico preso a calci e pugni, subito soccorso, è stato giudicato guaribile in 7 giorni. Il paziente, invece, è fuggito dopo il pestaggio.
Stamani, si spiega ancora dall'Azienda sanitaria, "le forze dell'ordine hanno acquisito le immagini di videosorveglianza, quelle disponibili sono quelle degli ambienti esterni agli ambulatori e alle sale dove avvengono le visite".
"L'auspicio - conclude il direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D'Urso - è che in questa vicenda venga fatta rapidamente giustizia, anche grazie agli strumenti previsti dalle nuove normative sulle aggressioni al personale sanitario".
L'intervento della presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri Paola Pasqualini
"Il nuovo, gravissimo, episodio di violenza contro un medico che si è registrato nella notte tra sabato e domenica al Pronto soccorso dell'Ospedale Misericordia di Grosseto rende più che mai urgente l'applicazione delle misure previste dal Decreto legge approvato poche settimane fa dal Consiglio dei ministri per contrastare la violenza nei confronti degli operatori sanitari".
La presidente dell'Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri di Grosseto, Paola Pasqualini, interviene in merito all'aggressione subìta da un medico dell'Ospedale Misericordia, colpito da calci e pugni nel corso di una consulenza specialistica successiva alla visita in Pronto soccorso cui era stato sottoposto un 38enne che poi è fuggito.
"Innanzitutto – dichiara la dottoressa Pasqualini – siamo vicini al nostro collega rimasto ferito in questa brutale, assurda aggressione. È l'ennesimo inaccettabile episodio di violenza che vede vittima un professionista impegnato unicamente a svolgere al meglio il proprio lavoro, al servizio di tutti i cittadini, in un ambito così importante come la salute. Non possiamo più restare inermi di fronte a questa situazione: ora, con l'approvazione del nuovo Decreto legge, esistono nuovi strumenti che possono servire sia come deterrente che ad assicurare rapidamente alla giustizia i responsabili degli episodi di violenza, come l'arresto in flagranza differita tramite le videoregistrazioni. Apprendiamo da una comunicazione dell'Azienda sanitaria che sono state acquisite tutte le immagini della videosorveglianza disponibili e condividiamo l'auspicio del direttore generale che su questa vicenda venga fatta rapidamente giustizia".
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