Oxfam Festival: a Firenze oltre 2mila 500 persone

Modelli di impresa più equi e inclusivi, una società più giusta attraverso la tassazione della ricchezza, il contributo del lavoro migrante all’economia del nostro Paese e poi la crisi umanitaria di Gaza: questi alcuni dei temi trainanti del programma della terza edizione del Festival di Oxfam Italia Creiamo un futuro di uguaglianza, che ha chiuso i battenti oggi a Firenze.

Molti gli ospiti impegnati in questi temi cruciali per il nostro tempo, che si sono avvicendati durante le due giornate di lavori, in un confronto serrato con un pubblico, eterogeneo e largo, fortemente interessato a saperne di più e ad impegnarsi sul tema della lotta alla Disuguaglianza.

Sono state oltre 2.500 presenze nelle tre sedi del Festival, l’Istituto degli Innocenti, la nuova libreria Giunti-Odeon e il Cinema La Compagnia, nel cuore di Firenze.

L’evento si è inaugurato all’insegna della musica con il Fuori-Festival, giovedì 24 ottobre, Note e parole per Gaza, uno spettacolo che ha alternato le esibizioni di musicisti dal forte impegno civile e toccanti testimonianze raccolte sul campo.

Focus di questa edizione del Festival è stato il rapporto mondo tra economico, sostenibilità e inclusività: come dare sostanza in modo concreto e innovativo alle politiche ESG delle imprese, così al centro del dibattito pubblico odierno? I tavoli di discussione e gli interventi hanno aperto interessanti riflessioni su giustizia sociale e ruolo della cooperazione, con la partecipazione di don Luigi Ciotti di Libera, Anna Fasano, presidente di Banca Etica e ancora Clara Mattei, docente della New School di Social Research di New York.

La disuguaglianza è stata considerata anche dal punto di vista della ricchezza, partendo dallo spunto offerto dal nuovo libro del giornalista Riccardo Staglianò, “Hanno vinto i ricchi”: il tema della tassazione della ricchezza come questione di giustizia sociale approfondito nel panel Tax the rich: una questione indifferibile di giustizia sociale, racconto di un anno della campagna Oxfam #LaGrandeRicchezza, con la partecipazione di Peter Gomez, direttore del fattoquotidiano.it, Massimo Alberti di Radio Popolare e Giorgiana Notarbartolo, esponente dei Patriotic Millionaires e Impact Investor PFC.

Il dibattito si è poi spostato sui temi dell’immigrazione in un confronto che ha coinvolto Lucia Aleotti, vice-presidente del Centro Studi di Confindustria e l’economista Tito Boeri, che hanno riflettuto sul contributo del lavoro migrante all’economia e al welfare del nostro paese.

Un’analisi che ha attraversato anche le politiche e gli interventi per una buona integrazione che si possono attuare sui diversi territori, a partire da quello toscano, con il panel Community Matching: comunità e rifugiati insieme per un futuro possibile, con la partecipazione di Piero Fachin, condirettore di Quotidiano Nazionale Serena Spinelli, assessora alle politiche sociali della Regione Toscana, Andrea Mayer, coordinatore area accoglienza di Oxfam Italia, Nicola Paulesu, assessore al welfare, accoglienza e integrazione del Comune di Firenze, Giorgio Baracco, responsabile progettazione di Refugees Welcome e Giulia Dagliana, presidente Associazione toscana tutori volontari.

Non poteva mancare poi un’incursione nella catastrofe umanitaria di Gaza, dove Oxfam è presente con i propri operatori in aiuto della popolazione. Il tavolo “La realtà oltre la narrazione” è stato occasione per ascoltare le testimonianze dirette di chi vive e gestisce ogni giorno l’emergenza, per meglio comprendere la realtà dietro le immagini che vediamo ogni giorno sui media.

Il Festival si è concluso con un omaggio ai tanti che hanno già iniziato a prendersi cura del futuro perseguendo un presente illuminato: Oxfam Italia ha assegnato anche quest’anno il premio Combattere la disuguaglianza - Si può fare a Goffredo Buccini per il suo Sabaudia Sikh & Vip, a un passo dai beach party sfila l’inferno degli schiavi. Un articolo che racconta di una spiaggia per vip come quella di Sabaudia e gli slum dei Sikh che sudano l’anima tra campi e serre per 4/5 euro l’ora.

Il premio per le organizzazioni è andato a Scuola Fatoma, nata nel nome di Tomas-Fatoma, un giovane bracciante ghanese, costretto a vivere in condizioni disumane. La scuola offre corsi d’italiano, rianimazione, cucina, arte, calcio, nuoto, addirittura equitazione, inizialmente pensati per i braccianti che abitano nella baraccopoli, poi allargata a tutti.

Il riconoscimento speciale, dedicato alle aziende, è stato invece assegnato a Homes4All, nata per contrastare l’emergenza abitativa mentre il Grand Prix Iabicus-Oxfam, è stato consegnato a Sara Taschera, direttrice comunicazione di Coop Italia per Ia campagna Close The Gap, un modello di riferimento, esemplare, per significare l’impegno sociale di chi sta sul mercato per produrre impatto e cambiamento.

“Le scelte economiche hanno effetti determinanti sulla politica e ciascuno di noi può fare la differenza. - commenta Emilia Romano, Presidente di Oxfam - Non concetti astratti ma pratiche concrete sulle quali confrontarsi, reinventarsi per promuovere il cambiamento e fare la differenza. La disuguaglianza può essere combattuta nel mondo dell’impresa, della politica ma anche con la partecipazione di tutti i cittadini. L’adesione entusiastica di relatori, ospiti e pubblico di questa nuova edizione del Festival, ci fa essere ottimisti per il futuro e pieni di entusiasmo nella creazione di nuove iniziative per puntare l’attenzione su questi temi cruciali”.

La 3a edizione dell’Oxfam Festival è organizzata grazie al patrocinio e al contributo di Regione Toscana e Città Metropolitana di Firenze; al contributo di Fondazione CR Firenze; al patrocinio del Consiglio Regionale della Toscana; alle aziende partner Lavazza Group e Valoritalia; e al partner tecnico Unicoop Firenze.

Inoltre con il Patrocinio di Rai per la Sostenibilità – ESG e in collaborazione con Bompiani e Accademia di Belle Arti di Firenze.

Fonte: Ufficio Stampa

Notizie correlate



Tutte le notizie di Firenze

<< Indietro

torna a inizio pagina