Made in Montelupo: la ceramica montelupina approda anche nelle Marche

Il saper fare montelupino è da esportazione: la direttrice della Fondazione Museo Montelupo, Benedetta Falteri, ha partecipato alla X edizione di CeramicAppignano come relatrice del convegno e membro della giuria di esperti del premio. In finale anche tre ceramisti di Montelupo


Dopo Faenza, Nove e Moustiers-Sainte-Marie, Montelupo e la sua tradizione ceramica approdano anche nelle Marche, per la decima edizione di CeramicAppignano, concorso di respiro nazionale e internazionale dedicato alla ceramica contemporanea tenutosi il 19 e 20 ottobre. Presente la direttrice della Fondazione Museo Montelupo, Benedetta Falteri, come membro della giuria e relatrice al convegno “Convivium”, e una rappresentanza da Montelupo: Patrizio Bartoloni, Giulia Bono, Carlotta Fantozzi e Paolo Scardigli.

La tradizione ceramica di Appignano, comune dell’Associazione Italiana Città della Ceramica in provincia di Macerata, risale a prima del 1500 ed è contraddistinta dalla produzione delle ceramiche popolari. Da più di 500 anni, la cittadina marchigiana è conosciuta come il “paese dei coccià”, dei vasai. Da 10 anni l’amministrazione comunale organizza CeramicAppignano, concorso dedicato alla ceramica contemporanea con la direzione artistica di Elena Agosti. Il titolo dell’edizione 2024 era “Exploratio – Appunti di viaggio”.

 Il concorso coinvolge ogni anno una giuria di esperti selezionati dalla curatrice Elena Agosti e dal Comune. Quest’anno, a rappresentare la Fondazione e il Museo Montelupo, è stata invitata Benedetta Falteri. Insieme a lei, oltre alla curatrice, anche Anna Rita Fasano (presidente Associazione Pandora Artiste Ceramiste), Giuseppe Olmeti (Direttore AiCC) e Nurye Donatoni (consulente, project manager Raritas – Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte).

Fra tutti gli apprezzati ceramisti di Montelupo che hanno partecipato, tre sono giunti in finale: Patrizio Bartoloni (con l'opera “ORO SU ORO (memorie di viaggio)”), Giulia Alba Chiara Bono (“ITINERARI”) e Carlotta Fantozzi (“MORFOSI – SENZAMETA”). L’opera di Patrizio Bartoloni ha ricevuto anche la menzione speciale della giuria.

Insieme al concorso è stato realizzato anche un convegno sul tema del viaggio, “Convivium”, in cui Benedetta Falteri è intervenuta come relatrice. In questa occasione, la direttrice della Fondazione Museo Montelupo ha avuto modo di parlare della filiera ceramica di Montelupo, inquadrandola nel tema dell’edizione, il viaggio, e raccontando il Museo della ceramica, l’Archivio Museo Bitossi, la Scuola di ceramica, La Strada della Ceramica e l’Associazione della terracotta.

Infine, agli amministratori di Appignano è stato donato qualche volume del Museo della ceramica (il catalogo della collezione permanente, il catalogo di Terre di spezierie, volumi sui programmi di residenza artistica e il percorso di arte contemporanea, su Ugo la Pietra), per far conoscere meglio loro la realtà montelupina.

“La partecipazione all’edizione 2024 di CeramicAppignano valorizza la ceramica montelupina sotto più aspetti” commenta l’assessora alla cultura Aglaia Viviani. “Non solo ci fa molto piacere, come amministrazione comunale, che i nostri artisti e artigiani abbiano partecipato e ottenuto riconoscimenti, ma il ruolo della dottoressa Falteri nella rosa dei giurati mette in luce e premia anche il lavoro che è stato svolto dalla Fondazione in questi anni per far conoscere la nostra ceramica. Ringraziamo quindi il Comune di Appignano e la direttrice artistica Elena Agosti per l’invito e li aspettiamo presto a Montelupo”.

Fonte: Ufficio Stampa Comune di Montelupo Fiorentino

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