Cassa integrazione moda, soddisfatto il Cdx del Cuoio. I sindaci: "Uniti per il distretto"

I sindaci di Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte e Santa Croce Mini, Del Grande e Giannoni, il consigliere regionale Petrucci e i consiglieri comunali (foto gonews.it)

Il commento sugli ammortizzatori decisi dal Governo dei sindaci Mini, Giannoni e Del Grande e del consigliere Petrucci, che sul Csx afferma: "Accecati da furia ideologica"


Il giorno dopo la notizia degli ammortizzatori previsti dal Governo per le aziende del settore moda, otto settimane di cassa integrazione in deroga per imprese fino a 15 dipendenti, a Castelfranco di Sotto parte dei sindaci del comprensorio, in quota Cdx, si sono ritrovati per fare il punto sul comparto conciario. Distretto da tempo nel vortice della crisi, definita strutturale, dai sindacati: a inizio anno i primi licenziamenti poi la fine degli ammortizzatori sociali, si è fatto più forte il grido d'allarme raccolto anche dai primi cittadini del territorio tra le province di Firenze e Pisa, che agli inizi di ottobre hanno richiesto e ottenuto un incontro con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Si dice soddisfatto il sindaco di Castelfranco di Sotto Fabio Mini, oggi in municipio con i sindaci confinanti di Santa Croce sull'Arno Roberto Giannoni e Santa Maria a Monte Manuela Del Grande e il consigliere regionale di FdI Diego Petrucci. "I sindaci uniti in questi mesi hanno lavorato per aiutare le imprese e tutti coloro che lavorano nel distretto. Da decenni in questa terra esportiamo i migliori prodotti derivati dalla pelle, che corrisponde al 7-8% del Pil dell’intera regione". In questi mesi "abbiamo preso contatti diretti con il Governo" e cita l'incontro con il ministro, in cui erano presenti anche i sindaci dei comuni di San Miniato, Fucecchio e Montopoli in Val d'Arno, oltre alle associazioni di categoria. "Ci siamo fatti portavoce delle aziende, per mettere a conoscenza delle esigenze nello specifico del settore. Abbiamo ottenuto 8 settimane di cassa integrazione per le aziende con meno di 15 dipendenti, ora stiamo chiedendo le moratorie per i finanziamenti presi durante il periodo del Covid. Iniziamo insomma ad avere risposte positive. A prescindere dalle posizioni ideologiche - evidenzia Mini - tutti i sindaci sono uniti, e stiamo andando avanti. Speriamo che anche un futuro intervento della Regione possa darci notizie positive".

"Molto spesso la politica vede Roma come una meta lontana, da non poter raggiungere: questo viene smentito dal fatto che noi sindaci siamo potuti andare da un ministro che non solo ci ha accolto, ma soprattutto ci ha ascoltato". Così la sindaca Del Grande: "Abbiamo unito le nostre forze in modo tale da far capire la difficoltà di questo momento, la crisi c’è da tanto ma magari i governi non se ne sono resi conto. Quando abbiamo chiesto tavoli, sono stati rimandati. Nel nostro caso Roma forse è stata più vicina di Firenze". Infine sulle aziende, "vanno apprezzate, hanno saputo mantenere le proprie attività, per garantire a tutti i dipendenti di andare avanti, li chiamo imprenditori eroi".

"Da questa esperienza è nata questa squadra di sindaci del comprensorio che si sono mossi nell’interesse della propria cittadinanza, indipendentemente dai colori politici" aggiunge il sindaco Giannoni. "È un gioco di squadra, non importa chi segna, l’importante è fare gol e portare a casa il risultato". A Roma "tra i risultati c'è il primo passo di una politica comprensoriale che deve vederci rivalorizzare il nostro tessuto produttivo, capostipite dell’economia circolare prima ancora che se ne cominciasse a parlare". Vicini alle aziende, aggiunge "per non perdere le nostre maestranze. Il prossimo passo, secondo me in questo momento di cassa integrazione, è sfruttarlo per fare formazione. Quando ci sarà la ripartenza del settore, come la storia ci conferma, ci saranno persone pronte. Questo periodo di stallo può essere anche momento di investimento per il futuro".

Soddisfatto anche il consigliere regionale Petrucci: "Prima dell'estate, e subito dopo, la prima richiesta arrivata dal mondo del lavoro poi gridata a Lineapelle a Milano, è stata che le imprese avevano quasi esaurito la cassa integrazione e che non sarebbero riuscite ad arrivare a fine anno, senza dover intervenire con dei licenziamenti. Ieri l'altro sera il Governo, a distanza di 20 giorni, è intervenuto concedendo una cassa integrazione di 8 settimane, due mesi, che significa arrivare alla fine dell'anno". Petrucci commenta poi le reazioni giunte dal centrosinistra.

Nelle ultime ore il presidente Eugenio Giani e l'assessora regionale Alessandra Nardini sono entrati nel merito degli ammortizzatori, da un lato accolti positivamente dall'altro invocando a quella che sarebbe potuta essere una risposta più celere, rinnovando alla ministra del lavoro e politiche sociali Calderone le richieste della Regione, condivise con sindacati e associazioni datoriali. Tra queste che "la durata del nuovo ammortizzatore sia prolungata al 31 dicembre 2025", l'eventuale estensione di quelli attuali, "auspichiamo inoltre che concia e pelletteria siano incluse, anche se ad ora non espressamente menzionate. Lo riteniamo fondamentale". Sollecitata inoltre "la proroga degli ammortizzatori già sanciti nella scorsa legge di bilancio per le lavoratrici e i lavoratori delle aziende con più di 15 dipendenti" e "la necessità di istituire un tavolo congiunto sul settore moda". Richieste sostenute, nella giornata di oggi, anche dal Pd del Valdarno Inferiore.

Un dialogo, quello con il Governo, "che non si è interrotto malgrado la gestione scomposta di questa vicenda da parte di alcune forze politiche" dice Petrucci. "Stiamo assistendo ad un'altra puntata di isterismo collettivo nel centrosinistra". Quando il Consiglio dei Ministri "è intervenuto si è fatto il tifo perché il provvedimento non potesse essere applicato, per non dire il Governo Meloni ha fatto questo". Per il consigliere "sono accecati da furia ideologica, e pur di dar contro si fa le figuracce". Infine, secondo Diego Petrucci, importante è "la dimensione di medio lungo periodo, investire nella formazione, aiutare le imprese ad essere più performanti nel mercato globale". Ad oggi, "benissimo il Governo sul breve periodo, continuiamo a portare a Roma le interlocuzioni e sul territorio a non mettere in soffitta il medio e lungo respiro di questa vicenda".

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