A fronte dei primi risultati ottenuti la Regione Toscana ha deciso di finanziare ancora e proseguire il progetto dell’azienda ospedaliero universitaria di Careggi, sulla salute in carcere, pensato per il personale degli istituti penitenziari: un’iniziativa che nasce nel 2022, per migliorare la capacità degli istituti di promuovere e mantenere il benessere, fisico e psicologico, dei lavoratori che operano all’interno, con interventi di gruppo ed altri mirati, con sedute e colloqui personali, a singoli casi di disagio individuale. Un lavoro che punta ad abbattere anche pregiudizi e stereotipi malvissuti.
L’anno passato vi hanno lavorato due professionisti, che hanno condotto più di cento incontri e riunioni. “Migliorare la qualità del lavoro degli operatori penitenziari contribuisce a garantire una maggiore sicurezza e qualità dell’assistenza dei detenuti. Anche per questo è stato deciso di rinnovare il progetto” commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini. La delibera proposta è stata approvata dalla giunta e ha dato il via al proseguimento dell’attività.
Il progetto di Careggi sulla salute in carcere è stato curato dal Centro regionale di riferimento per le criticità relazionali, che continuerà ad avere un ruolo centrale ed affiancherà gli uffici penitenziari nell'elaborazione dei singoli progetti, inserito nella più ampia cornice di collaborazione interistituzionale avviata tra assessorato e provveditorato dell'amministrazione penitenziaria. Il tema è oggetto di analisi anche da parte dell’Osservatorio regionale permanente per la sanità penitenziaria.
Fonte: Toscana Notizie
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