Rassegne teatrali, concerti, performance, opere di land art, residenze, installazioni multimediali, podcast, street art, eventi partecipativi, teatro trekking, percorsi di esplorazione urbana, festival e workshop. E’ un calendario di eventi lungo un anno quello che Carrara ha preparato per il 2026. La città del marmo è stata inserita dal Ministero della Cultura nella cinquina delle finalista per il titolo di Capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. Venerdì, 25 ottobre, la delegazione apuana presenterà il proprio dossier dal titolo ‘Carrara: da 2mila anni contemporanea’ alla giuria di esperti che poi, entro mercoledì 30 ottobre, proporrà al Ministro della Cultura, Alessandro Giuli, la candidatura ritenuta più idonea.
"Sosteniamo Carrara Capitale dell'arte contemporanea 2026 - ha detto il presidente Eugenio Giani - e se uscirà la designazione del Ministero della cultura, la sosterremo adeguatamente perché possa svilupparsi il programma di eventi, della realizzazione di opere che rimarranno strutturali, della creazione di un hub culturale diffuso che, avendo come fil rouge il marmo, potrà anche diventare davvero punto di riferimento in Italia e nel mondo. Naturalmente sarà il Ministero a scegliere la capitale nella ristretta rosa in cui Carrara è riuscita a rientrare. Ma già da ora vogliamo far presente alle autorità ministeriali che dietro la candidatura di Carrara c'è la Regione Toscana che la sostiene, la guarda con attenzione e con trepidazione".
“Il sostegno della Regione è per noi importantissimo e per questo voglio anzitutto ringraziare il presidente Eugenio Giani e tutta la giunta”, dice la sindaca di Carrara Serena Arrighi. “Diventare la prima capitale italiana dell’arte contemporanea sarebbe una magnifica occasione non solo per la città di Carrara, ma per tutta la Toscana. Come ho già detto in passato, sono convinta che Carrara sia già una delle tante capitali italiane dell’arte contemporanea, quella che abbiamo ora di fronte è una bella occasione per mettere a sistema le sue grandi potenzialità e con esse quelle di tutto il nostro territorio”.
“Questa candidatura è ciò che per Carrara può fare la differenza, ciò che può renderla contemporanea per 2mila anni ancora”, aggiunge l’assessore alla cultura del Comune di Carrara Gea Dazzi. “Una sfida questa che si può perseguire solo motivando in primis i cittadini, suoi e di tutta la Toscana, a farsi risorsa per una nuova politica culturale, attraverso il coinvolgimento e la partecipazione, e favorendo un approccio emotivo al cambiamento percepito come possibile: la rinascita di Carrara come palcoscenico d’ispirazione per la dimensione artistica contemporanea”.
Fonte: Regione Toscana - ufficio stampa
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