Caos in Comune a Campi Bisenzio, parlano i consiglieri M5S

Non abbiamo risposto fino ad oggi, dopo continui attacchi gratuiti e strumentali, tra l’altro travalicati anche sul piano personale che ne sottolineano la puerilità ed il cattivo gusto; attacchi tutti volti a nascondere le reali responsabilità di un clamoroso tradimento politico da tempo pianificato.

Capiamo la difficoltà di cercare di giustificare di fronte all'opinione pubblica la cacciata del movimento dalla maggioranza, agitando due astensioni e fumosi discorsi di scarsa collaborazione.

Infatti consideriamo ridicola l’accusa di aver sempre boicottato la maggioranza, la prova è che fin dall’inizio della consiliatura il consigliere D’Agati si è astenuto due volte, ed il consigliere Cassataro un'unica volta all’ultimo consiglio, ed in entrambi i casi per tematiche dalle forti connotazioni ambientali (consumo di suolo e variante tranvia) care al Movimento, ma evidentemente non a questa maggioranza che usa l’ambientalismo di sinistra come foglia di fico.

L’accusa inoltre di non aver concertato l’astensione con la maggioranza non tiene conto dell’ennesima richiesta di un incontro chiarificatore con il sindaco per parlare di questa ed altre questioni, fino a poco prima del consiglio comunale sulla tranvia, richiesta che non venne accolta, nonostante fossimo anche presenti alla stessa manifestazione pubblica.

Tutto questo all’apice di un mancato rispetto tra le forze politiche verso il gruppo del M5S, che è sempre stato marginalizzato nell’azione governativa e mai coinvolto nelle scelte; perfino dai due assessori Della Giovampaola e Baldazzi, che dovevano essere espressione del Movimento, e che invece non hanno mai relazionato o condiviso il loro operato con gli eletti; non accettiamo infatti lezioni da chi non si è mai sentito parte del M5S, né tantomeno da chi ha cercato nel Movimento solo il risalto personale, ma nulla ha prodotto del programma politico, né ha mai preso posizione anche quando i valori del proprio Movimento venivano calpestati; ed oggi si permette di accusare d’inerzia anche i nostri coordinatori, solo perché non si sono giustamente prestati a calarsi al livello degli interessi di bottega.

Dopo la miope scelta politica di attaccare i due consiglieri al fine di cercarne l’isolamento per costringere alle dimissioni, in sfregio ad ogni rispetto democratico; con la consueta tracotanza, si è preteso che il Movimento al suo interno agisse da meri esecutori delle proprie ambizioni politiche, espellendo i consiglieri non graditi, ancora una volta dimostrando solo di voler usare il Movimento come una personale propaggine.

Eppure i nostri voti sono stati fondamentali per la vittoria elettorale del 2023 fino ad arrivare all’approvazione di atti importantissimi come il bilancio e il Poc.

In un anno nonostante fossimo depotenziati, dalla presenza di due consiglieri Trapassi e Pignatelli in palese contrasto, un esempio per tutti l ‘astensione sul salario minimo del consigliere Trapassi; che poi sono anche fuoriusciti verso la lista civica "Fare città", ancora una volta senza che nessuno della maggioranza ci avesse avvisati; abbiamo prodotto molti atti e cercato di stoppare gli appetiti peggiori.

Rivendichiamo il significato in coscienza di quell’astensione su una semplice mozione, che era nell'interesse di questa amministrazione lasciare esprimere liberamente, dimostrando anche ai cittadini presenti in sala, che si vedranno espropriare le case e le attività, che un'opera destinata a rimanere per decenni, non potesse essere oggetto di speculazione politica, ma invece era l’occasione di dimostrarsi guida responsabile della città e rendersi aperti alla discussione senza ideologici divieti.

Invece in consiglio comunale i cittadini hanno assistito ad un dibattito sterile con un continuo  rimpallo di responsabilità, usando la contrarietà a questo atto per colpire ancora una volta il partito democratico, dicendo che i tempi per fare meglio erano esauriti e cosa peggiore mettendo cittadini e comitati gli uni contro gli altri.

Noi consiglieri del Movimento riteniamo che sia stata un occasione sacrificata ad interessi di partito, senza preoccuparsi di costruire il più ampio consenso possibile, ancor più grave se chi ha vinto le elezioni lo ha fatto con i voti di una maggioranza relativa minoritaria della popolazione.

Dobbiamo constatare inoltre che il Sindaco, ha cambiato opinione rispetto a quando, nella sua precedente vita politica militante nel partito democratico si astenne sull’atto più importante per un'amministrazione pubblica, rappresentato dal bilancio; eppure in quel periodo non si registra una persecuzione personale nei suoi riguardi, come oggi invece tristemente avvenuto.

Oggi andiamo all’opposizione con la stessa volontà di svolgere il servizio civico che ci sta a cuore, senza scelte comode e mistificazioni, perché adesso tutti i cittadini sanno che il Movimento Cinque Stelle non è in vendita.

Gruppo consiliare M5S Campi Bisenzio

Fonte: Ufficio Stampa

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