Nuove RSA Sovigliana, il sindaco Vanni risponde alle opposizioni dopo l'esposto alla Corte dei Conti

Dopo l'annuncio dell'esposto di ieri alla Corte dei Conti sulle due nuove RSA di Sovigliana, il sindaco di Vinci Daniele vanni risponde ai dubbi mossi dal gruppo In Comune per Vinci:

L'opposizione cerca di trovare pretesti per delegittimare l'intervento per la realizzazione dell'RSA facendo finta che sul nostro territorio non ci sia un problema relativo alla mancanza di posti letto nelle strutture socio-sanitarie. Allo stato attuale abbiamo una carenza importante rispetto alle esigenze della nostra popolazione, che sta sempre più invecchiando. La media europea dei posti letto è di 49 ogni 1000 abitanti over 65. In Italia siamo agli ultimi posti insieme a Turchia e Polonia, con una media di 19 posti letto. Nell'area empolese la media è 14,9. A Vinci non ci sono strutture di questo tipo. Nell'ultimo anno, nella nostra area, le domande per accedere alle RSA sono aumentate quasi del 50% e alcune famiglie anche del nostro Comune, visto la carenza dei posti letto, sono state costrette a portare i propri familiari in strutture a quasi 100 km di distanza.

Oltre alla struttura prevista, a Sovigliana saranno realizzate opere di urbanizzazione per oltre 1,8 milioni, tra ciclabile, strada, parcheggio, nuove fognature per via Grocco e via Alfieri, una rotatoria, 170 nuovi alberi e un parco pubblico inclusivo progettato con l'aiuto dell'associazione Vorrei Prendere il Treno. Sarà il primo parco progettato completamente per la condivisione del gioco nella nostra area e sarà un luogo di aggregazione importante per bambini e famiglie.

Inoltre, la struttura assumerà circa 120 persone dando priorità ai residenti dei nostri territori. Il tema occupazionale è stato spesso minimizzato nella discussione, ma anche questo è in realtà un aspetto importante per i risvolti positivi che porterà in termini economici e di nuovi posti di lavoro.

Per quanto riguarda la collocazione dell'RSA, è giusto ricordare che quei terreni non erano a destinazione agricola. Nel precedente Regolamento Urbanistico, nella zona tra via Alfieri e via Grocco era previsto un intervento di nuove edificazioni residenziali. Penso che avere una struttura socio-sanitaria che eroga servizi ai cittadini sia un miglioramento rispetto alla previsione precedente. Inoltre, realizzare una nuova RSA è come costruire un ospedale. Si devono rispettare norme sulla sicurezza e l'antisismica, che rendono praticamente impossibile recuperare vecchi immobili esistenti.

Per quanto riguarda l'aliquota dei costi di costruzione individuata per i servizi di interesse pubblico, essa permetterà di agevolare tutte quelle realtà che vorranno investire a Vinci in termini di servizi primari importanti per la comunità. Nella discussione in consiglio comunale è stato contestato che anche i cinema rientrano in questa categoria. Magari venisse un investitore per realizzare un cinema a Vinci. Sarebbe un servizio culturale e di intrattenimento utile a giovani e famiglie. C'è un approccio diverso sull'idea di servizi utili per la collettività che in questo momento ci separa fortemente dalle idee dell'opposizione. Sui tempi mi preme sottolineare che la richiesta del permesso a costruire è di quasi un anno fa. Quanto tempo dobbiamo impiegare per dare risposte certe a chi vuole investire sul nostro territorio?

Sul numero dei posti letto c'è un aspetto importante. In Toscana, di solito, le rette hanno una forbice, secondo le zone e le strutture, che si aggira dai 2800 ai 3600 euro (da cui viene scalata la quota sanitaria, che è circa il 50%). Andando a vedere i dati, le rette più alte sono nelle zone con RSA più piccole che non riescono a razionalizzare i costi e dove sono numericamente poche, perché viene a mancare il principio della concorrenza. Alla luce di questo, l'intervento che verrà fatto a Sovigliana è positivo anche perché permetterà di avere rette più basse.

L'intervento che verrà realizzato permetterà di dare una risposta a tante famiglie che hanno o avranno anziani non autosufficienti. Siamo una popolazione che sta invecchiando. In Toscana ci sono oltre 45.000 anziani non autosufficienti gravi e per solo il 24% di loro siamo in grado di assicurare dei posti letto. Dobbiamo pensare a questo in una dimensione generale, di bene per la collettività. Sono consapevole che chi aprirà la finestra di casa dopo l'intervento non troverà più un campo, ma una struttura. Capisco le loro proteste, ma non le condivido. Chi amministra non deve guardare all'interesse dei singoli, ma ciò che è meglio per la collettività.

Il ricorso alla Corte dei conti di una parte dell'opposizione non mi sorprende, visto la loro estrema contrarietà a questo tipo di servizio, ma lo trovo poco comprensibile, visto che l'amministrazione comunale ha seguito il percorso amministrativo e ha adottato gli atti relativi con trasparenza sotto la supervisione dei tecnici competenti. Faccio riferimento alla trasparenza, perché ogni atto è sempre passato in consiglio comunale, il quale lo ha sempre pubblicamente discusso, seppure da posizioni diverse e talvolta opposte, ma sempre nella chiarezza e completa disponibilità di tutte le informazioni per tutti i consiglieri".

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