"Quando si parla di infrastrutture strategiche, o si studia, oppure con l’improvvisazione, i risultati sono i soliti fallimenti che da decenni rendono la nostra Regione bloccata nello sviluppo" afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega.
"Infatti è la stessa Commissione nazionale, predisposta per la prima valutazione degli impatti ambientali e procedurali, che evidenzia come il perseverare con la presentazione di progetti aeroportuali senza una preventiva pianificazione dell’area di Castello comporterà senza ombra di dubbio il rallentamento o il fallimento dell’iter autorizzatorio. In questo modo, non solo si perde tempo, ma i problemi storici rimangono tutti irrisolti. Abbiamo per questo motivo più volte cercato un confronto in Commissione ed una interlocuzione con Toscana Aeroporti, consapevoli che sia necessario uno sviluppo sinergico del sistema aeroportuale toscano; ma passato un anno di immobilismo abbiamo maturato la convinzione che il Pd preferisca continuare ad alimentare lo scontro politico/ideologico senza entrare nel merito tecnico così da far rimanere tutto immutato.
Le divisioni politiche sul tema riguardano il Centrosinistra, che 70anni guida la Regione, basti pensare ai Sindaci di Prato, di Sesto di Campi, oppure il nuovo piano strategico di mandato del comune di Firenze, in cui non si cita lo sviluppo aeroportuale (la sinistra quella vera in Palazzo Vecchio si fa sentire!). Si è provato a dire che il Centrodestra è diviso, basandosi su alcune dichiarazioni di Marco Stella di Forza Italia ma così non è se si studiano gli atti e si approfondisce l’iter procedurale inerente il vecchio/nuovo masterplan aeroportuale. Infatti, il programma elettorale con cui il Cdx si è presentato alle scorse elezioni regionali recitava "Noi ci proponiamo di proseguire il potenziamento del sistema aeroportuale toscano nel suo complesso, contemperando la necessità di consolidare il ruolo del Galilei di Pisa, cui è attribuita una vocazione intercontinentale e di snodo centrale per il turismo costiero. Metteremo in atto gli strumenti necessari per lo sviluppo dell'aeroporto di Firenze, garantendo oltre ad un miglioramento ambientale nella zona di Peretola Brozzi e Quaracchi, prospettive di crescita economica ed occupazionale, tali da renderlo un solido e sicuro approdo per i voli internazionali ed interni". La mozione andava in quel senso e cioè quello di tutelare i cittadini toscani e quelli delle aree che chiedono il miglioramento ambientale dello scalo di Peretola da anni.
Nell’auspicare che vi sia presto un confronto nel merito sull’iter per la messa in sicurezza e/o lo sviluppo dello scalo fiorentino, al prossimo Consiglio regionale presenterò una nuova mozione affinché venga previsto anche in Toscana l’introduzione dell’imposta regionale sulle emissioni sonore degli aeromobili (Iresa) già con la manovra finanziaria 2025, prendendo come riferimento, a titolo di esempio, i provvedimenti in materia così come approvati dalla Regione Emilia Romagna, al fine di prevedere la ripartizione concordata con i Comuni interessati dall’inquinamento per realizzare le opere di mitigazione rumore o per indennizzare le popolazioni residenti nelle zone A e B dell’intorno aeroportuale. Vediamo se almeno prima della fine della legislatura si riesca a dare una risposta concreta alle migliaia di famiglie che da anni subiscono gravi danni alla salute in conseguenza dell’inquinamento acustico" conclude il rappresentante della Lega.
Fonte: Ufficio stampa
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