Crisi di fondi e volontari, l'allarme dall'associazione Aristogatti: "Così rischiamo di chiudere"

Stefano Maestrini e Tiziana Scarselli, Aristogatti Odv Empoli (foto gonews.it)

Doppio appello dai volontari del gattile: "Ai comuni, alle aziende e ai cittadini" per contribuire alla gestione dei felini e della struttura ma anche nuovi aiutanti, "situazione al collasso"


"La necessità della nuova struttura per il gattile a Empoli è impellente, così non si può più andare avanti". Mentre i tantissimi felini ospiti scorrazzano nel giardino tempestato di giochi e cuccette, nella zona di Carraia, gli Aristogatti Odv lanciano il grido d'allarme e fanno il punto sulla scia del recente articolo di gonews.it sul progetto ancora in attesa delle risorse dell'eredità lasciata al Comune nel 2017, questione affrontata il 30 settembre scorso in Consiglio comunale, i cui ritardi come si evince dalla risposta all'interrogazione sono da ricondurre alla difficoltà di tradurre in liquidità i beni immobili. Risorse, appunto tra denaro e immobili, da destinare come richiesto dalla donatrice alla cura di gatti e cani e per la realizzazione del nuovo gattile, su cui dall'associazione ci tengono a sottolineare: "Non siamo mai stati chiamati in causa per l'eredità, tanti credono che sia stata data a noi e che il Comune poi debba pensare a costruire, non è così".

E mentre il Comune è al lavoro per sbloccare i beni donati e arrivare alla cifra del progetto, già definito e che prevede una spesa di 350mila euro, l'Odv definisce l'attuale situazione "al collasso". Presieduta da Tiziana Scarselli la Aristogatti Odv al momento ospita ben 178 gatti, di cui incredibilmente volontari e volontarie ricordano tutti i nomi, "nei periodi di punta superiamo i 200, come in estate" spiega il portavoce Stefano Maestrini, "quest'anno abbiamo battuto tutti i record, con un 15% in più di abbandoni registrati rispetto al 2023. E questa purtroppo è una mancanza di cultura del cittadino".

Aristogatti Odv Empoli (foto gonews.it)

Oltre ai quattro zampe nel gattile, provenienti dalle zone in cui opera l'associazione, "c'è la gestione delle colonie feline nei territori gestiti, per un totale di 345 gatti. Gli ingressi nel 2023 sono stati 323, in più ci sono i recuperi per sterilizzazione, gatte con i cuccioli". Maestrini pone l'accento sulle difficoltà che l'associazione si trova ad affrontare: "La struttura, nell'attuale situazione, fa sì anche che ci siano pochi volontari che vogliono venire a fare servizio in queste condizioni, manca tutto". Il terreno dove si trova oggi il gattile "è del Comune di Empoli - ricorda - noi abbiamo un comodato d'uso, ce lo hanno dato gratuitamente con lo scopo di usarlo per il gattile, ma il gattile non è comunale. Noi siamo un'associazione indipendente, senza scopo di lucro".

Sul progetto per la nuova struttura, il portavoce dell'associazione afferma "è stato approvato nell'ultima giunta Barnini, prima delle elezioni nel 2024" mentre, sul blocco del lascito ereditario, "si poteva fare meglio e prima". Ma il problema più grande, da cui ha origine l'allarme, sono le risorse: "Questo posto è punto di riferimento per 11 Comuni" tra zona Empolese e Cuoio, dai quali provengono i gatti soccorsi e ospitati, di questi "cinque sono convenzionati, il resto no". Secondo quanto riferito da Maestrini, il contributo arriverebbe dunque da cinque amministrazioni, ma sono di più i territori in cui l'associazione opera e risponde alle emergenze: "Facciamo un lavoro che compete alle amministrazioni comunali, responsabili del randagismo sia felino che canino, ci sono leggi che li obbligano a curare e mantenere questi animali in un certo decoro" e prevedono "di affidarsi ad associazioni come la nostra". Secondo la missione dell'associazione "noi non guardiamo da dove arriva un gatto, perché il nostro scopo è aiutarli. Ma non tutti ci aiutano".

Aristogatti Odv Empoli (foto gonews.it)

Ma "negli ultimi anni i costi sono lievitati, dal periodo del Covid tutto è aumentato a dismisura e i contributi dai comuni bastano a malapena per l'alimentazione dei soli gatti del comune di Empoli, senza contare spese mediche, veterinarie e per gestire la struttura". Per reperire i fondi necessari, l'Odv si rimbocca le maniche: "C'è il 5x1000 - continua Maestrini - nella zona dell'Empolese siamo i primi come ricavato, i cittadini del comprensorio sanno come lavoriamo, qui nelle tasche non entra nulla è più facile che escano. Poi organizziamo cene, iniziative. Ma non ce la facciamo lo stesso". La priorità "la diamo al mangiare. Ma sul bilancio abbiamo un debito accumulato negli anni, anche con i veterinari che nonostante questo sono professionisti da ammirare e continuano a sostenerci, ma non è giusto nei loro confronti". Come sottolineato ancora dal portavoce "si tratta di cifre importanti, intanto aumentano le spese e gli ingressi".

Una situazione diventata insostenibile, "così rischiamo di chiudere". Da qui parte un doppio appello da Aristogatti Odv: "Abbiamo bisogno di colmare questo debito - conclude Maestrini - che non è nostro, perché siamo un'associazione di privati cittadini. I comuni che ci stanno supportando dovrebbero rivedere certe cose, chi non lo fa dovrebbe iniziare. Facciamo appello anche alle aziende, ai cittadini". L'altro appello, secondo non per importanza, è quello in cerca di nuove braccia a disposizione dei mici nella struttura: "I gatti sono in costante aumento, abbiamo bisogno di volontari e volontarie. Vi aspettiamo".

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