35 Chiocciole, 19 Bottiglie, 5 Monete, 106 Top Wine: questi i riconoscimenti assegnati in Toscana dalla Guida Slow Wine 2025. La guida riguarda tutte le cantine d'Italia e ha messo in fila "uno spaccato aggiornato e puntuale del panorama vitivinicolo italiano contemporaneo di qualità".
Due le novità importanti di quest’anno: tutte le aziende recensite non praticano il diserbo chimico, mentre con i Best Buy, che sostituiscono il riconoscimento del Vino Quotidiano, la guida segnala una selezione di Top Wine che, nelle rispettive denominazioni e tipologie, offrono un prezzo eccezionale.
Questa la Toscana vista da Slow Wine.
Gli ultimi assaggi hanno reso evidenti alcune certezze: in primis gli effetti di un clima che cambia, e che sta portando al succedersi di annate eterogenee e poco prevedibili, sempre più spesso caratterizzate da fenomeni estremi e stressanti per suoli e piante, quali piovosità insistita e siccità prolungata. Annate di questo tipo – e questo è l’unico aspetto positivo che va a riflettersi sulla performance complessiva – spingono un vitivinicoltore coscienzioso a prestare maggiore attenzione al suo vigneto, agendo di conseguenza con maggiori sensibilità e puntualità e mettendo in campo uno spirito di osservazione e un livello di attenzione che andamenti stagionali “normali” non avrebbero magari stimolato. Una rimodulazione concettuale, ma soprattutto fattuale, che in piena coerenza sta interessando anche i processi di cantina, dove l’enologia più attenta e aggiornata sembra finalmente guardare al calibro estrattivo, alla giusta concentrazione di materia e alla beva. Senza ridondare, senza eccedere, cercando in tal modo di controbilanciare quegli eccessi che parrebbero connaturati con gli ultimi chiari di luna climatici. Più facile a dirsi che a farsi, ma la professionalità e il livello di consapevolezza su cui può contare il panorama produttivo regionale, assieme alla straordinaria variabilità del “vigneto Toscana”, stanno facendo la differenza. E la cosa bella è che questa attitudine non va coinvolgendo soltanto le aziende di dimensioni più contenute, dove lo spirito artigianale permea l’intera conduzione, ma anche realtà ben più strutturate, che dispongono di patrimoni agricoli importanti. E i risultati si vedono.
Ma quali sono i vini e le aziende che hanno ricevuto i riconoscimenti di Slow Wine? Di seguito nella gallery trovate tutte le risposte.
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