Sicurezza lavoro, Confagricoltura Toscana: "Servono norme chiare"

“Servono norme chiare per poter lavorare con serenità. I temi degli appalti e della sicurezza sui luoghi di lavoro sono centrali per le imprese agricole”.

A dirlo è Marco Neri, presidente Confagricoltura Toscana, a conclusione del convegno “Tutele e attività di Impresa-appalti e sicurezza sui luoghi di lavoro” organizzato a Firenze nella Sala Convegni della Fondazione Biblioteche Cassa di Risparmio. E’ stata un’occasione di dialogo e confronto costruttivo su temi centrali per le attività sindacali ed organizzative, dove sono state formulate ipotesi di lavoro e proposte utili a superare le attuali criticità.

“La sicurezza deve essere vista come un investimento per il datore di lavoro e per i lavoratori stessi. Occorre una svolta culturale ed un senso civico rafforzato per ridurre le criticità – sottolinea il presidente Neri -. Non basta il freddo rispetto delle direttive, bisogna investire su noi stessi, educare al volersi bene. E’ necessario fare chiarezza su alcune norme che non aiutano la corretta interpretazione, i comportamenti sbagliati danneggiano le aziende ed il settore. Fondamentale, quindi, fare informazione per ridurre l’incertezza nella comprensione delle norme.”

“L’istituto dell’appalto è una buona risposta alle necessità aziendali, sempre più contraddistinte da picchi di lavoro in base ai quali nulla si può derogare né rimandare. Le coltivazioni devono essere curate in determinati momenti – spiega Neri -. Gli appalti sono un completamento del lavoro subordinato, un elemento che in alcuni casi diventa dirimente”.

“Da tempo come Confagricoltura sosteniamo la necessità di creare un albo nazionale, che dovrebbe essere realizzato dal Ministero del Lavoro, di quelle strutture che possono effettuare lavori in appalto come accade per le agenzie per la somministrazione – dichiara il presidente di Confagricoltura Toscana, Marco Neri -. Un modo di operare in modo lineare, chiaro e sicuro per tutti: aziende e lavoratori in primis. Gli imprenditori agricoli avrebbero così la garanzia che, pescando nell’albo, possono trovare aziende qualificate e riconosciute".

Al convegno hanno partecipato le istituzioni, la vicepresidente regionale e assessore alla Politiche agricole Stefania Saccardi, magistrati e avvocati, come Roberto Triola, già Presidente di sezione della Corte di Cassazione e direttore dell’Ufficio Massimario e Ruolo della Corte di Cassazione, Cristina Mancini, giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Prato, l’avvocato Serena Linopanti dello Studio Giuri Avvocati Firenze, docenti quali Maurizio del Conte, professore ordinario di Diritto del lavoro all’Università Bocconi, Marco Vieri, Full Professor all’Università degli Studi di Firenze, Luca Toschi, del Centro Ricerche “Scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa Ets dell’Unifi, dirigenti regionali come Giovanna Bianco, responsabile del settore Prevenzione e Sicurezza negli ambienti di vita e di lavoro della Regione Toscana, Roberto Scalacci, direttore Agricoltura e Sviluppo Rurale della Regione. E’ intervenuto anche Roberto Caponi, della direzione Area Politiche del lavoro, welfare e sicurezza sul lavoro di Confagricoltura.

Fonte: Confagricotura Toscana - Ufficio Stampa

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