In occasione del finissage della esposizione Empatia che riunisce le opere di trentatré artiste/i l’artista Crescens Dupuis presenta il libro e le opere dedicate al progetto Corpo geologico nella ventesima Giornata del contemporaneo. Sarà il 12 ottobre alle 17 alla Sincresis Art Gallery di Empoli.
L’artista, di origine francese, colleziona e cataloga pietre scegliendole in base a una chiamata puramente personale e inconscia. L’origine di questi oggetti e il nuovo luogo che li ospita tracciano interconnessioni ripetute nel tempo, rivelando le origini dell’artista e la sua storia personale. L’artista esegue, quindi, un’operazione di dislocazione della pietra inserendola in un ambiente alieno e osservandone le interazioni e le alterazioni con il paesaggio circostante come movimento di energia da un luogo all’altro. L’accumulo sempre più importante di questo materiale minerale porta a una riflessione più ampia sulla temporalità, che sembra interessare anche la cosiddetta “vita inanimata”, immobile e apparentemente immutabile. Corpo Geologico è un progetto ancora aperto che affronta il tema della migrazione, dell’identità, del confine e dello sconfinamento. È un archivio esperienziale che prende forma e cresce nel tempo. La nozione di frontiera è sempre stata legata all’idea di identità ed è inevitabile che venga trasposta con le persone e il loro essere soggetti volenti o nolenti di viaggio, migrazione ed esodo. La documentazione fotografica presente in mostra è una raccolta di ciascuna di queste “azioni” che sono state geolocalizzate con le relative coordinate GPS catturate al momento dello scatto. Object in transition small stone ha una capacità intrinseca di essere spostata o rimossa e anche il posizionamento degli oggetti è effimero e soggetto a ulteriori spostamenti. L’operazione di mappatura perde quindi il suo intento di posizionamento di fissare, aprendo orizzonti diversi, labili e senza confini. Il termine “pietra” (dal latino petra, roccia) non costituisce una terminologia geologica propriamente detta in quanto è un oggetto residuale proveniente da grandi conformazioni rocciose, che hanno avuto origine con il raffreddamento della terra formando un substrato che ha permesso la comparsa della vita vegetale, animale e in seguito umana. La pietra nella sua staticità, infatti, riceve in sé le scansioni del tempo della terra e le pietre in questione provenendo, quindi, da queste grandi conformazioni tracciano le caratteristiche di un ambiente specifico. Il racconto dell’artista è un racconto indiretto: i grandi fenomeni migratori globali portano con sé profonde crisi identitarie che, se confrontate in scala, accentuano l’aspetto della condizione dell’individuo come parte di un macro processo che coinvolge tutti. Globalizzazione e immigrazione sono fenomeni interdipendenti: la prima è spesso causa della seconda per una maggiore facilitazione degli spostamenti delle persone (Testo di Federica Glauso).
Crescens Dupuis, nato in Francia, è un interior designer e artista che vive a Venezia dal 2005. Diplomato nel 2004 presso la ESAG Penninghen School of Art Direction and Interior Architecture a Parigi, ha collaborato con l’Atelier Christian de Portzamparc a Parigi e Pbinterior Design a Venezia. Sta lavorando al progetto Corpo geologico, che è stato esposto presso il Museo geologico G. G. Gemmellaro di Palermo.
Il suo progetto alimenta la riflessione sulla dimensione dell’esistere in relazione a un luogo e a un paesaggio, innestando questioni aperte per l’osservatore, sollecitato ad assumere consapevolezza nei riguardi dei riferimenti simbolici, suggestivi, evocativi, che scaturiscono da un viaggio compiuto. Inoltre focalizza l’attenzione sulle caratteristiche ambientali, alimentando il confronto sui temi attuali della migrazione e dell’identità. L’esposizione Corpo geologico sarà visitabile fino al 30 novembre 2024.
Fonte: Ufficio stampa
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