Quattordici associazioni ambientaliste lanciano una petizione per gridare NO alla base dei Carabinieri nel Parco. Sono: Amici della Terra (Nazionale e Versilia), Apuane libere, Italia Nostra (Toscana, Pisa e Versilia), il Comitato per la difesa di Coltano, il Comitato Difesa Alberi Pisa, La città Ecologica, Lipu Toscana, Le voci degli Alberi Pietrasanta, Mountain Wilderness Nazionale, WWF (Alta Toscana e Toscana). E mettono sul piatto un centinaio di “prime firme” di altissima qualificazione e di rilievo nazionale. Non è possibile citare qui tutti i 102 firmatari, i cui nomi sono però pubblicati in ordine alfabetico in calce alla petizione e contenuti nella tabella allegata. Molti sono i nomi di spicco.
In primo luogo colui che ha coordinato la stesura del primo Piano Territoriale del Parco MSRM, l’architetto e urbanista Pierluigi Cervellati. Seguono intellettuali di rilievo come il meteorologo Luca Mercalli e l’archeologo Carlo Tozzi, filosofi come Roberta De Monticelli e Alfonso Maurizio Iacono, giornalisti come Sabrina Giannini della Rai e Fabio Demi già notista del Tirreno, e poi scrittori come Alessandro Agostinelli e Tiziano Fratus, studiosi della sostenibilità ambientale come Elisa Giuliani (prorettrice di UNIPI e membro del comitato scientifico del Parco) ed Enzo Pranzini, botanici come Amedeo Alpi, Fabio Garbari e Lorenzo Peruzzi (direttore dell'Orto Botanico e presidente del comitato scientifico del Parco MSRM), agronomi come Daniele Zanzi, paesaggisti come Fabrizio Cinelli, il produttore cinematografico Nicola Giuliano, artisti come la drammaturga Barbara Del Bono Idda e animalisti come Carmen Luciano. Si contano ben 56 tra docenti e ricercatori universitari afferenti a una ventina di università italiane ed estere. Non mancano alcuni ex Presidenti del Parco, come Giancarlo Lunardi e Giovanni Maffei Cardellini, e due ex direttori come Sergio Paglialunga e Andrea Gennai (ora direttore del Parco delle Foreste Casentinesi), oltre al Presidente provinciale dell’Arci Mario di Monte, all’avvocato Carmelo D’Antone, a Rocco Damone, medico dirigente Aoup, al Presidente de “Il Fortino” Fabiano Corsini, all’epidemiologo Fabrizio Bianchi, all’urbanista e saggista Pancho Pardi.
Un gruppo ampio, prestigioso, qualificatissimo e trasversale, che si schiera contro uno scempio ambientale che sarebbe irreversibile. La petizione è chiarissima: “Esprimiamo ferma contrarietà alla localizzazione della base dei Carabinieri (G.I.S. e 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”) tra l’area CISAM a San Piero a Grado e la Tenuta Isabella a Pontedera. Essa provocherebbe enorme consumo di suolo, gran parte del quale in area boscata e pregiata del Parco MSRM”.
La motivazione è prettamente ambientalista. Si tratta - scrivono le associazioni promotrici - di “un progetto devastante a livello ambientale, che coinvolge una zona boscata nell’Area Interna del Parco MSRM, con la distruzione di decine di ettari di habitat Natura 2000 di bosco planiziale”, un’area che fa parte della Selva Pisana (Scheda IT5170002) ed è tutelata addirittura dall’Unesco. “Si stima – proseguono - che debbano essere abbattute circa diecimila piante, il quadruplo delle 2500 previste nell’accordo firmato nel settembre 2023 al Tavolo Interistituzionale. La distruzione di un ecosistema secolare”. Associazioni e firmatari si rivolgono ai Sindaci di Pisa e Pontedera e ai Presidenti del Parco e della Regione, e fanno “appello a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali perché si schierino con noi contro questa devastazione ambientale, mutando le scelte fatte in precedenza”.
Si può firmare la petizione alla URL: https://chng.it/d8BNpGVPvv
Amici della terra nazionale
Amici della terra Versilia
Apuane Libere
Comitato Difesa Alberi Pisa
Comitato permanente per la difesa di Coltano
Italia Nostra Pisa
Italia Nostra Toscana
Italia Nostra Versilia
La Città ecologica
Le voci degli alberi Pietrasanta
Lipu Toscana
Mountain Wilderness nazionale
WWF Alta Toscana
WWF Toscana
Ecco il testo completo della petizione:
Esprimiamo ferma contrarietà alla localizzazione della base dei Carabinieri (Gruppo di Intervento Speciale – G.I.S. e 1° Reggimento Paracadutisti “Tuscania”) tra l’area CISAM a San Piero a Grado e la Tenuta Isabella a Pontedera. Essa provocherebbe enorme consumo di suolo, gran parte del quale in area boscata e pregiata del Parco MSRM. Al CISAM la base occuperebbe circa 90 ettari: un’enormità. Si pensi che, a Coltano, la già colossale base occupava 73 ettari, per 440.000 metri cubi di volumetrie. E lì trovavano spazio il poligono di tiro e la pista addestrativa automobilistica (ora localizzati a Pontedera) e pure i Carabinieri Cinofili (non più previsti al CISAM). Con i circa 40 ettari della Tenuta Isabella, si potrebbe arrivare a un consumo di suolo di circa 130 ettari: 1.300.000 metri quadri! Un'estensione quasi doppia di quella del 2022, come doppie potrebbero essere anche le volumetrie, ignorate nei documenti ufficiali. A Coltano quello scempio fu battuto da una mobilitazione forte ed ampia. Una mobilitazione ancora più grande è necessaria oggi, di fronte a un progetto ancora più devastante a livello ambientale, che coinvolge una zona boscata nell’Area Interna del Parco MSRM, con la distruzione di decine di ettari di habitat Natura 2000 di bosco planiziale costituito da foreste con alberi secolari, di latifoglie con dominanza di farnia e pinete di pino domestico, Habitat Natura 2000 protetti a livello internazionale. Si stima che debbano essere abbattute circa diecimila piante, il quadruplo delle 2500 previste nell’accordo firmato nel settembre 2023 al Tavolo Interistituzionale. La distruzione di un ecosistema secolare. Tutto questo mentre l’Europa, Italia compresa, approva norme per la strategia delle Foreste e della Biodiversità che vincolano gli Stati membri: • a piantare almeno 3 miliardi di nuovi alberi; • ad adottare misure per il ripristino degli Habitat; • ad aumentare la popolazione di uccelli forestali; • ad aumentare le aree protette terrestri e marine fino al 30% entro il 2030. Anche il costo complessivo dell’intervento passerebbe dai 190 milioni di euro del 2022 a 520 milioni (di cui 120 per il completamento della bonifica del reattore nucleare RTS-1 di ricerca presente al CISAM). Ma la necessità e l’urgenza della bonifica dell’ex reattore nucleare, per mettere definitivamente in sicurezza l’area e restituirla decontaminata al Parco, e i relativi stanziamenti, non possono essere usati come un ricatto morale per imporre la devastazione del territorio. Facciamo appello a tutti coloro che hanno responsabilità istituzionali perché si schierino con noi contro questa devastazione ambientale, mutando le scelte fatte in precedenza. È ancora possibile fermare il progetto agendo su Governo e Parlamento e promuovendo un percorso partecipativo della cittadinanza indispensabile su un intervento di tale impatto. I Presidenti della Regione, della Provincia e del Parco, i Sindaci di Pisa e Pontedera si muovano in questa direzione. Noi ci saremo.
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