Muore a 28 anni Sammy Basso, cordoglio dalla Toscana. Aveva ricevuto il Pegaso nel Next Generation Fest

“Un esempio straordinario di coraggio e determinazione, di intelligenza e senso dell’umorismo." Così il presidente Eugenio Giani esprime profondo cordoglio per la morte di Sammy Basso, il giovane vicentino (di Bassano del Grappa) laureato in biologia molecolare, malato di progeria.  Basso, 28 anni, ha avuto un malore in un ristorante nella sera del 5 ottobre a Treviso. A dare la notizia della sua morte è stata l'Associazione Italiana Progenia Sammy Basso,  da lui fondata nel 2005 per far conoscere e sensibilizzare sulla sua malattia, con un comunicato stampa pubblicato anche su Facebook.

"Siamo profondamente grati del privilegio di aver condiviso una parte del nostro viaggio con lui. A tutti noi ha insegnato che, sebbene gli ostacoli della vita a volte possano sembrare insormontabili, vale la pena viverla con pienezza. A nome della famiglia, degli amici e dell’Associazione Italiana  Progeria Sammy Basso ringraziamo tutti per la vicinanza manifestata. Data e luogo del funerale verranno comunicati nei prossimi giorni. Nel rispetto del nostro dolore, chiediamo gentilmente di concederci la riservatezza in questo difficile momento", si legge nel comunicato.

Basso era il più longevo malato di progeria di Hutchinson-Gilford. Era stato premiato col Pegaso nella scorsa edizione del Next Generation Fest

Lo ricordo con affetto – sottolinea il presidente Giani - per l’impegno nel aver fatto conoscere al mondo questa rara sindrome che crea l’invecchiamento precoce e per l’incredibile energia con cui ha vissuto. E’ stato un privilegio premiarlo con il Pegaso al Next Generation Fest del 2023. La sua personalità- conclude Giani - continuerà ad ispirare molti di noi

Il cordoglio è arrivato anche da Jovanotti che aveva avuto modo di incontrare e collaborare più volte con Basso, invitandolo anche al suo Jova Beach Party. Così in un post sul suo profilo social: "Ho appena saputo che é morto Sammy Basso. Che immenso dispiacere. La notizia che Sammy se n’é andato, nonostante la sua malattia fosse una minaccia costante, riesce ad essere sorprendente per chi lo conosceva, perché era davvero difficile incontrare qualcuno di più vivo di lui quando era in giro. Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenza scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata, mi vengono in mente adesso. Con lui e con Il suo amico di una vita Fontana ci eravamo sentiti giorni fa per darci un un appuntamento quando sarei passato dal nord-est e stamattina immagino Sammy che dice “sarà per un’altra volta ragazzi…” Ciao piccolo grande Sammy, mi ricordo quando ti presi in braccio di fronte alla spiaggia piena di tutta quella gente e fu come se sul palco con me fosse apparso Elvis Presley, tutti quei sorrisi oggi ti accompagnano. Un abbraccio ai suoi familiari e ai suoi amici che in questi anni sono stati la sua forza e lui la loro".

 

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