Per contrastare la crisi della metalmeccanica toscana, la Regione non mancherà di fare la sua parte; e quello di stasera, tra il presidente della Regione Eugenio Giani e il suo consigliere per le politiche sul lavoro Valerio Fabiani da un lato del tavolo e le segreterie regionali di Fiom, Fim e Uilm dall’altro, è stato “sicuramente un incontro positivo e costruttivo – sottolinea il presidente -, un incontro dove non solo sono state condivise molte riflessioni ma anche le strategie da mettere in campo”. “Un incontro – prosegue – nel segno della concretezza e della chiarezza”.
Erano stati i sindacati a chiedere la riunione e tanti sono stati i temi trattati: dalla situazione in cui versa il settore dell’automotive, dove va governata la fase di transizione dai motori termici all’elettrico e l’idrogeno, alla crisi del settore moda che si riversa sulle aziende che producono macchinari e accessori, dalla componentistica auto alla camperistica se la produzione degli chassis fosse portata fuori Italia, dall’elettrodomestica alla siderurgia e dunque Piombino. Un quadro a tutto tondo, consapevoli tutti del peso che la metalmeccanica ha in Toscana, terza in Italia tra le Regioni con cinquantamila addetti, con aggiornamenti da parte della Regione alle segreterie toscane delle organizzazioni sindacali sui casi seguiti.
Al presidente GIani i sindacati hanno chiesto interventi urgenti per evitare il rischio di una desertificazione industriale. “Purtroppo – sottolinea il presidente – mancano da tempo in Italia politiche industriali nazionali e spesso la Regione si trova a svolgere una funzione di supplenza. Sulla crisi e le vertenze che si sono aperte non abbiamo mai fatto venire meno la nostro supplenza e ci saremo anche per prevenire nuove crisi e rilanciare i singoli comparti”. Un ruolo, attivo e fattivo, riconosciuto anche dalle organizzazioni regionali.
Quanto al focus particolare fatto sul polo siderurgico di Piombino, uno dei maggiori in Italia, con oltre duemila lavoratori in cassa integrazione o con contratti di solidarietà, il presidente Giani, già intervenuto sul tema nelle scorse settimane, ribadisce che “questo è il momento di chiudere la lunga trattativa tra Jsw e Metinvest e dare una scossa, ciascuno con il proprio peso, per arrivare ad un accordo. Mi attiverò con il Ministero”. “Il rigassificatore accolto nel porto della città – aggiunge - ha ridato centralità a Piombino nel dibattito nazionale e va sfruttata l’occasione”.
Intanto il gonfalone della Regione sarà in piazza del popolo a Roma il prossimo 18 ottobre, in occasione della manifestazione e delle sciopero di otto ore del settore dell’auto italiano proclamato da Fim, Fiom e Uilm. Il presidente Giani ha infatti accolto l’invito fatto dai sindacati. L’automotive pesa sul Pil italiano per l’11 per cento, con una presenza storicamente importante anche in Toscana.
Fonte: Regione Toscana
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