Europa Verde presenta 8 osservazioni al POC di Empoli e Vinci e pone attenzione alla Zignago

Sono otto, in tutto: sei riguardano il Comune di Empoli, due il Comune di Vinci. Sono le osservazioni che Europa Verde di Empoli e Firenze, con l’assistenza degli architetti, Egidio Raimondi di Firenze e Antonio Cinquini e Tiziana Panzani di Empoli, hanno presentato in merito al Poc, il piano operativo comunale delle due località.

Le proposte del nostro gruppo di recente ricostituito dopo anni di silente, ma non assente, presenza sui nostri territori, anche in conseguenza dello straordinario risultato elettorale ottenuto in alleanza con SI, hanno confermato una maggioranza politica nella quale AVS è pienamente rappresentata nei consensi e negli organi istituzionali dei nostri territori. Noi riteniamo che l’ambiente in cui viviamo è priorità assoluta rispetto al nostro quotidiano! Noi crediamo fermamente che argomenti come la salute dei cittadini, la valorizzazione degli ambienti naturali e storici, la protezione di tutte le forme di vita e degli ecosistemi, il corretto uso del suolo e della risorsa idrica, la qualità dell’aria, facciano parte della stessa piramide che ha al suo vertice il valore della vita e la garanzia del futuro alle prossime generazioni. Tuttavia ci sono ancora persone, idee e programmi che si oppongono in nome di una vecchia logica di sviluppo secondo la quale si tendono a minimizzare gli impatti ed eludere i problemi, perché ciò comporta rinunce inammissibili al nostro sviluppo e tenore di vita… Niente di più falso! ed è bene precisare, ai numerosi e strumentali detrattori, che i nostri valori e l’azione politica che ne segue non sono a priori CONTRO ogni trasformazione e rinnovamento, di qualsiasi ordine e grado, ma per AGIRE e FARE, esaminando quantità, qualità e sostenibilità ambientale, anzitutto nell’interesse pubblico.

Ciò detto, nel merito del contenuto delle osservazioni, poniamo un sintetico antefatto… Sono state approvate, al termine della trascorsa consigliatura, nuove varianti, di carattere produttivo o di pubblico interesse, anche di notevole entità. Tale impostazione ha radicalmente modificato i precedenti strumenti urbanistici ed ha (per alcuni aspetti specifici, temi e previsioni poi contenuti nel PSI) fatto si che la stesura dei nuovi POC ne fossero largamente condizionati. Questo processo, sul quale nulla si può eccepire da un punto di vista formale, ha però fatto si che ai nuovi consiglieri, ai quali è affidata l’approvazione definitiva del POC ed ai cittadini, privi dei medesimi strumenti di lettura unitaria, fosse negata una informazione consapevole e dunque una auspicabile partecipazione all’iter di formazione, adozione e approvazione degli strumenti di pianificazione del territorio nel loro complesso. Un vulnus di non poco conto, considerando il dimensionamento previsto fuori del territorio urbanizzato (con riferimento agli elevati valori di nuove edificazioni) soprattutto per la funzione industriale/artigianale che in termini di quantità e qualità comporta un importante consumo di suolo non edificato:
- Ampliamento dello stabilimento Zignago Vetro in località Castelluccio *PUA 12.13 - Modifica del perimetro delle aree a nord di Castelluccio - Via Lucchese *PUA 12.11 - Completamento dell’aree industriali del Terrafino *PUA AT 3.2
- Ampliamento-modifica Polo Tecnologico ed altro, via Piovola, *PUA 14.3 e *PUC 14.5 - Ampliamento-modifica Impianti Sportivi ed altro, Monteboro, *PUC 13.3 - Comunità Energetiche CER
- Ampliamento-modifica e potenziamento piattaforma produttiva del Castelluccio, Area di atterraggio per attività di deposito e stoccaggio materiali. *PUA 3.3 e *3.4” - Ampliamento degli stabilimenti Bitossi in Sovigliana di Vinci.
- Aree Residenziali di Empoli e Vinci.
Chiediamo dunque un dimensionamento degli interventi che riduca l’impegno di suolo previsto a favore anche di un maggiore filtro di territorio agricolo verso le zone abitate di prossimità. Un nuovo dimensionamento che dovrà tener conto delle aree effettivamente necessarie all’ampliamento dei comparti produttivi e residenziali, collocando le nuove volumetrie in continuità con il tessuti urbanizzati esistenti.

Nella denegata ipotesi che codeste Amministrazioni intendano confermare le previsioni e le classificazioni, già adottate, si chiede che queste contengano gli elementi prescrittivi, già presenti nella scheda norma e confermati tutti nel presente contributo, ad eccezione di quelle “prescrizioni” contenute nei POC, quali: “Utilizzo di coloriture e materiali che migliorino l’inserimento degli edifici nel contesto e per garantire l’integrazione con le specificità del paesaggio, specie per la visione dall’alto.” - “Le coperture dei nuovi fabbricati dovranno essere preferibilmente verdi.” Tali asserzioni connotano strategie comunicative di “green washing”, che si rendono ingannevolmente positive sotto il profilo dell'impatto ambientale, allo scopo di distogliere l'attenzione dell'opinione pubblica dagli effetti negativi per l'ambiente delle loro attività.

Desideriamo dunque offrire soluzioni al controllo ed all’attuazione del Piano stesso ponendo alcune misure compensative aggiuntive che rafforzino, quali invarianti, l’ipotesi di pianificazione adottata. Temi che vengono puntualizzati e richiesti per la Zignago ma anche per le altre previsioni di ampliamento contenute nei rispettivi Piani Operativi di Empoli e Vinci. Eccone alcuni:

- Che l’Amministrazione, favorendo un tavolo permanente di concertazione tra l’azienda, le organizzazioni sindacali e di categoria, sia garante dei livelli di nuova occupazione stabile derivati dalla realizzazione del progetto di ampliamento. Tale concertazione allo scopo di costruire una piattaforma che definisca con esattezza quali sono gli obiettivi che realisticamente possono essere conseguiti in termini di cronoprogramma occupazionali e di investimenti aziendali. Questo anche al fine di ridurre operazioni di rendita speculativa a favore di quelle attività che garantiscano livelli occupazionali stabili.

- Che in relazione ai cicli produttivi utilizzati ed alle emissioni in genere, queste avvengano nel rispetto delle soglie previste dai limiti normativi e indicazioni dell’OMS (particolato PM10, al particolato PM2,5, al biossido di azoto, all’ozono e al benzo(a)pirene). Il controllo di queste emissioni, affidato ad un organismo terzo, dovrà periodicamente verificare e rendere pubblici i dati sulla qualità dell’aria in relazione alla quantità e qualità di particolato atmosferico emesso nei cicli produttivi e negli impianti di riscaldamento e trattamento aria. In ogni caso le nuove edificazioni, non dovranno aggravare il quadro emissivo esistente e le tecnologie utilizzate per il riscaldamento e raffrescamento saranno coadiuvate da metodi naturali e tecnologici di produzione e conservazione dell’energia.

- Che sia prestata la massima attenzione al bacino imbrifero di queste zone. In particolare il reticolo idrico minore, che da vita a corridoi ecologici di straordinaria importanza per queste aree e pertanto dovranno essere assicurate costanti opere di manutenzione e polizia idraulica anche allo scopo di mantenere l’equilibrio ambientale esistente. Tali accorgimenti dovranno evitare fenomeni di straripamento e periodiche inondazioni, particolarmente perniciosi sia per la qualità della vita degli addetti, sia per salvaguardia degli stessi cicli produttivi e residenziali.

- Che vengano adottati, nelle aziende fortemente energivore, sistemi di energia da fonti rinnovabili con misure tendenti al bilancio energetico prossimo allo zero, con l’obbiettivo di ridurre almeno del 40% le emissioni di CO2 entro il 2030 e promuovere, con altri attori pubblici e privati, la nascita di Comunità Energetiche Rinnovabili (CER)

- Che venga sottoposto all’approvazione dell’Amministrazione un progetto esecutivo ambientale e del verde che bilanci con piantumazioni arboree d’alto fusto la produzione di anidride carbonica emessa. Le alberature devono essere scelte tra le essenze consigliate nella Guida per la tutela della risorsa verde.

- Che nella realizzazione dei progetti esecutivi questi siano collocati in continuità con il tessuto produttivo esistente; sia posta attenzione particolare verso i materiali impiegati e che le modalità costruttive che verranno adoperate, rispettino parametri di sostenibilità ambientale in modo da ottenere la massima attenzione verso l’ambiente e tutelare così le aree interessate dall’intervento, assumendo tutte le principali strategie di risparmio energetico che evitino sprechi ed eccessi.

- Che si adottino speciali procedure di riciclaggio e raccolta differenziata e che venga posto un impegno forte verso lo smaltimento dei rifiuti con le opportune differenziazioni merceologiche del rifiuto stesso, per tutto il ciclo produttivo di stoccaggio, produzione, magazzinaggio e vendita.

- Che le dimensioni complessive delle superfici permeabili a verde e/o pavimentate su letto di sabbia necessarie all’invarianza idraulica e idrologica non siano inferiori al 30-35% della superficie fondiaria e che il consumo di acqua a scopo non potabile sia assicurato dal ricircolo/riuso di acqua piovana e quella proveniente da cicli tecnologici.

- Che venga prodotto uno studio sui flussi di traffico veicolare attratti e prevista nell’area carrabile e le zone di sosta, con la predisposizione di luoghi per interscambio con mezzi pubblici, pedonali e ciclabil

Europa Verde Empoli Firenze

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