L’Accademia degli Euteleti della Città di San Miniato ha organizzato una giornata di studi dedicata alla figura dello scultore medievale Giroldo da Como che si terrà a Palazzo Grifoni Sabato 5 Ottobre 2024. L’Accademia ha trovato subito la piena adesione e la collaborazione del Vescovo Mons. Giovanni Paccosi e dell’Avvocato Giovanni Urti Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato.
Un appuntamento molto importante – sono le parole del presidente Luca Macchi – perché si tratta del primo convegno dedicato al lavoro di questo scultore. L’evento, che ha ottenuto il riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali e il patrocinio della Regione Toscana, della C. E. T., dei Comuni e delle diocesi della Toscana che conservano opere di Giroldo da Como.
L’opera di Giroldo presente a San Miniato si trova nella prima sala del Museo Diocesano d’Arte Sacra. Si tratta del grande bassorilievo marmoreo raffigurante l’Annunciazione con accanto un altro bassorilievo recante uno stemma nobiliare diviso in due bande orizzontali e una scritta dedicatoria in latino. Queste due straordinarie opere erano parte dell’antico ambone della pieve romanica di Santa Maria Assunta e Genesio Martire, oggi Cattedrale. Il testo dell’epigrafe è molto importante perché ci dice il nome dello scultore, Giroldo da Como, che ha realizzato l’ambone, ci dice l’anno di esecuzione, il 1274, e infine tramanda anche il nome del committente, Dego Cancellieri di Pistoia che dal 1 settembre 1273 assunse la carica di podestà di San Miniato.
Nel corso dei molti lavori intrapresi nel tempo all’interno della cattedrale l’ambone è stato smontato e alcune sue parti sono andate perdute, mentre altre parti, di difficile identificazione, si trovano dislocate in vari ambienti attigui alla cattedrale, oppure nel corso dei secoli sono state impiegate quale materiale di recupero, come probabilmente la lastra marmorea oggi murata in una parete della Cappella del Battesimo successivamente riutilizzata per realizzare una epigrafe. Ma fermiamoci al bassorilievo con L’Annunciazione e allo stemma con il testo latino.
La scena dell’Annuncio a Maria è formata dalle due figure dell’Angelo e della Madonna. Alla sinistra di chi guarda c’è l’Angelo, la parte destra è risolta con una edicola architettonica che inquadra la Vergine nell’atto di accogliere l’annuncio, ai suoi piedi la piccola figura di una ancella che osserva. Questa lastra scolpita doveva costituire il lato principale dell’ambone rivolto verso l’assemblea dei fedeli. La parte che riporta lo stemma del committente e l’iscrizione era probabilmente parte di uno dei lati. Trovarsi a lavorare nello stesso territorio e nello stesso tempo in cui si stava affermando prepotentemente il nuovo stile, che successivamente verrà denominato Gotico, ha permesso a Giroldo di giungere ad una personale sintesi poetica, tra soluzioni dove sono ancora persistenti stilemi legati all’iconografia bizantina e le nuove, robuste, forme del Gotico.
Di Giroldo di Iacopo da Como (che in qualche occasione si firma anche “da Lugano”) si ignora con precisione la data di nascita che viene di solito ipotizzata nel 1225 e la morte avvenuta nel 1295. Interverranno al convegno i più importanti studiosi dell’opera dell’artista e del suo tempo. Gli storici dell’Arte sono concordi nell’indicare che la formazione di Giroldo si sia svolta a Lucca per poi svilupparsi e dare forma a importanti commissioni a Prato, Pistoia, Massa Marittima e San Miniato. Giroldo ha lavorato in un periodo di grande effervescenza artistica e il suo lavoro e la sua
poetica si sono incrociati con i modi e le soluzioni portate dai vari Nicola Pisano, Giovanni Pisano e Arnolfo di Cambio.
L’importanza dell’artista è confermata dall’importanza del luogo e cioè la Pieve dei Santi Maria e Genesio a San Miniato e dal committente Dego Cancellieri di Pistoia che “per ordine di re Carlo d'Angiò, con lettera data in Siena, il 1º sett. 1273 assunse, per la durata di un anno, la carica di podestà di San Miniato” (G. Savino).
Il bassorilievo dell’Annunciazione è legato anche ai tragici fatti del luglio 1944 e ne è divenuto testimone importante. Il 22 luglio 2024 per volere del Vescovo Mons. Paccosi è stata realizzata una copia dell’opera, delle stesse dimensioni, e collocata nel punto esatto dove venne colpita dalla cannonata.
La giornata di studi si prefigge di definire la figura di Giroldo da Como, esplorandone le origini, precisandone il raggio di attività e contestualizzandone l’opera nella più ampia temperie culturale e artistica della Toscana del Duecento.
L’Accademia degli Euteleti con questa iniziativa conferma, in linea con altre sue precedenti iniziative, la propria vocazione e impegno nella valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio.
Fonte: Ufficio stampa
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