Ospedale Santo Stefano di Prato, al via l'Ambulatorio per epilessia ed emicrania

Da sinistra: Mari e Sicca, Mechi, Giorgi, Paganelli, Palumbo, Malucchi, Sindoni, Pradella e Valenti.

In un’ottica di progettazione di percorsi di transizione in tutto l’ambito della patologia cronica, l'Ospedale Santo Stefano di Prato ha scelto di iniziare con due patologie neurologiche: l'emicrania e l'epilessia. All'interno del presidio ospedaliero sono stati individuati: un team di riferimento per l'età pediatrica, formato da specialisti in NPI/neurologia pediatrica, ed un team di riferimento formato da specialisti in neurologia dell’adulto; un ambiente ambulatoriale o di day-service, da scegliere a seconda della complessità della patologia e delle esigenze cliniche ed assistenziali e stabiliti i criteri per valutare le migliori modalità per l’adolescente, o per i suoi genitori quando non sufficientemente autonomo, di affrontare il percorso e profilazione di un progetto personalizzato nell’ottica di una responsabilizzazione ed autonomia del giovane paziente.

Nel Santo Stefano verrà quindi avviato un Ambulatorio congiunto, con le caratteristiche descritte, effettuato da specialisti della SOSD Epilettologia e Neurofisiologia Clinica Infanzia e Adolescenza e della SOC Neurologia di Prato con competenze specifiche per epilessia (Dr. Federico Sicca, Dr. Francesco Mari, Dr.ssa Silvia Pradella, Dr. Lorenzo Kiferle, Dr.ssa Ylenia Failli) ed emicrania (Dr. Francesco Mari, Dr. Enrico Grassi, Dr. Gianluca Avino, Dr.ssa Raffaella Valenti).

"Per transizione - hanno spiegato dalla Ausl Toscana Centro - si intende l'insieme di attività che accompagnano e consentono il corretto passaggio dell’assistenza alla patologia cronica dall’età pediatrica a quella adulta, incluso l’handover tra i servizi. La necessità di progettare e strutturare percorsi di transizione per pazienti affetti da patologie neurologiche croniche appare particolarmente rilevante se consideriamo ciò avviene in adolescenza; epoca della vita caratterizzata da rapide modificazioni sul piano biologico, psicologico, cognitivo e sociale. Una scarsa attenzione ai bisogni di assistenza sanitaria in tale fase della vita può avere conseguenze inaspettate ed a lungo termine. Basti pensare che secondo dati di letteratura la non corretta transizione si accompagna fino ad un 50% circa di abbandoni nell’assunzione delle terapie".

Stamattina si è svolta l’llustrazione del progetto alla presenza, tra gli altri, dell’assessore e Presidente della Sds Sandro Malucchi, del direttore della Sds Lorena Paganelli, del direttore del presidio ospedaliero Maria Teresa Mechi e del direttore Dipartimento Medicina Multispecialistica e direttore Soc Neurologia Pasquale Palumbo.

Il presidente Malucchi ha dichiarato: “L’Ambulatorio deriva da un’attenta analisi dei professionisti del settore che hanno rimodulato l’intervento, adesso in continuità, al fine di non interrompere la cura al passaggio dall’età adolescenziale a quella adulta. Una buona organizzazione per rispondere a un bisogno complesso. E’ così che si fa assistenza e cura nel migliore dei modi”.

 

 

Fonte: Ausl Toscana Centro

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