"Sicurezza carente. Ora occhi sugli eventi": parlano i commercianti del Giro d'Empoli

Gli affari per i negozianti del centro storico di Empoli non vanno male, è necessario puntare sugli eventi che rappresentano la soluzione migliore per far aumentare le entrate, ma preoccupa il tema della sicurezza: è questo il quadro che emerge facendo un giro tra i commercianti del centro di Empoli.

Il tema (in)sicurezza

“A livello di sicurezza siamo molto carenti, c’è il sentore che qui ognuno possa fare che gli pare, soprattutto di notte”, così Gianluca Sardelli, proprietario dell’Angolo del Fumatore, nota tabaccheria del 'Giro'. È solo una delle tante dichiarazioni raccolte da gonews.it.  Si percepisce un crescente timore in merito alla sicurezza, sia nelle ore diurne ma soprattutto durante le ore notturne: "Percepisco la zona del centro di Empoli come insicura, ma non è una percezione e basta: è un dato di fatto perché purtroppo è pieno di gente che non fa altro che ubriacarsi - spiega Sara Praticò titolare dei negozi Solo Firme - a me sono entrati a rubare diverse volte, sia soldi che merce e purtroppo il problema è che non c'è la dovuta sorveglianza. Noi che a lavoro siamo tutte ragazze, siamo costrette alle 19.28 a chiuderci dentro il negozio, perché dopo è come un coprifuoco".

Emerge un comune sentimento di insicurezza diffuso che si ripercuote anche sulle attività economiche: “Il centro non lo vedo sicuro, - spiega Gianni Baronti proprietario della Casa della Bistecca - perché purtroppo siamo in mano a persone che quando eccedono nei loro comportamenti, direttamente o indirettamente coinvolgono le altre persone, noi commercianti compresi". Poi racconta un episodio che lo ha visto protagonista insieme ai suoi clienti: "Stavamo lavorando Domenica 15 settembre quando è scoppiata la rissa in via del Giglio, avevo dei clienti a cena che si sono impauriti e due se ne sono andati via. Questo è un danno che mi viene fatto da questi soggetti che non vengono gestiti, ma relegati ai margini”.

Sulla questione della sicurezza in centro ad Empoli interviene anche Eros Condelli presidente Confesercenti di Empoli: Il momento è abbastanza complicato, quella della sicurezza è una problematica diffusa, si vedono varie persone a giro di qualsiasi tipologia ed etnia che con difficoltà riescono ad integrarsi appieno. Questa situazione può essere ben gestita e risolta facendo squadra con le istituzioni e con le forze dell’ordine. Si può tenere sotto controllo il fenomeno dei bivacchi e dell’insicurezza con maggiore integrazione, sensibilizzazione e con pene certe, così da scoraggiare il reiteramento del reato”. Proposte per migliorare la situazione sono già sul tavolo: “Attraverso presidi fissi e controllo del territorio - spiega Condelli - sicuramente daremo maggiore sicurezza e tranquillità al cittadino che verrà in centro ad acquistare. Gli daremo la possibilità di vivere il centro storico di Empoli con la massima serenità, dando al contempo un contributo positivo al commercio, perché ci permetterebbe di vivere in maniera più serena la fase lavorativa e produttiva e di conseguenza sarebbe una vittoria per tutti i cittadini”.

I consumi stabili, anche grazie al 'volano' degli eventi

Il clima di insicurezza percepito dai negozianti però non frena i consumi dei cittadini empolesi, tutti i negozianti ascoltati ritengono imprescindibile ad esempio l'iniziativa ‘Empoli Città del Natale’, per alcuni considerata addirittura "vitale" per la propria attività.

Empoli città del Natale ci offre la possibilità di dare alla nostra città un'immagine più festosa e positiva” afferma la proprietaria dell’Abito elegante Fontanelli, "Nel momento in cui il Comune di Empoli propone iniziative come quella di Empoli città del Natale sono per forza sono positive, perché porta molta gente nelle vie cittadine. Le iniziative di Empoli sono bellissime come le proposte fatte dal comune, non vedo perché non ricreare una situazione come quella del ‘giro di Empoli", spiega invece Baronti.

Da questo punto di vista è comune invece il disappunto per gli eventi programmati del ‘Luglio Empolese’ che quest'anno non si sono mai realizzati e hanno rappresentato una mancata entrata di risorse per i negozianti empolesi: “Il nostro bilancio non è stato né positivo né negativo, sicuramente meno dell’anno scorso considerando le attività che sono state sospese all’ultimo momento e che non sono state realizzate nel mese di luglio; il nostro fatturato lo sviluppiamo nelle serate di martedì e giovedì, mancando gli eventi e mancata anche la gente” la dichiarazione di Sara Praticò di Solo Firme.

È insomma comune la richiesta di eventi che animino il centro, nelle festività e non, uno strumento utile per aumentare l’economia cittadina e per aumentarne il flusso turistico verso la città.

Antonio Lanzo

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