In questi giorni apprendiamo dai giornali che finalmente l'Arpat svolgerà studi sugli effetti sulla salute del 5G, meglio tardi che mai, tuttavia la finalità sembra quasi, a leggere la stampa, quella di fugare timori e fake che circolano in rete. Purtroppo, ci sono ormai numerosi studi internazionali ed evidenze su insetti e animali dal ciclo riproduttivo breve, che mostrano che le onde, a frequenze insolite in natura interagiscono con i processi elettromagnetici che si svolgono nelle singole cellule animali. Oltre una certa soglia individuale variabile possono generare danni a breve o a lungo termine.
Siamo tutti soggetti ad una esposizione elevata e crescente a questo nuovo agente fisico artificiale, che proviene dalle antenne di emissione 3G, 4G e 5G, dai nostri apparecchi e dalle numerose wi-fi che ci circondano. Il danno alle api e ad altri insetti impollinatori preziosi per l’ecosistema da onde EM è conclamato, ma non lo si vuole vedere.
Di questo parleremo giovedì 3 ottobre alle 21,15 alla sala Il Momento in via del Giglio ad Empoli con tre personalità esperte di alto livello.
Ne parleremo con il medico pediatra, allergologo e neurologo dr. Stefano Gandus in video, col Biofisico Dr. Livio Giuliani, già dirigente di ricerca di ISPELS/INAIL ed infine, dal punto di vista delle responsabilità legali con l'Avv. Tiziana Vigni , Presidente della associazione Atto Primo che da anni si occupa tra l'altro di inquinamento elettromagnetico.
Invitiamo tutti i cittadini soprattutto i genitori di minori, i più prossimi ad antenne di telefonia, i sindaci e consiglieri di tutti i comuni dell'Unione dei Comuni.
Venerdì 27 settembre andremo invece come uditori alla Commissione del Consiglio Comunale di Empoli che tratta dell'incremento di esposizione della popolazione alle onde elettromagnetiche.
Tutte le associazioni ambientaliste come Legambiente, mediche come ISDE o per i diritti dei cittadini utenti come "Atto Primo", l’Ass. AMICA delle persone elettrosensibili chiedono insieme il ritorno ai limiti cautelativi vigenti fino al 2012 di 6 V/m misurato sulla media di 6 minuti (6X6) anziché l'attuale limite di esplosione nelle abitazioni di 15 V/m misurato su 24 ore.
Sappiamo da precedenti esperienze su amianto, diossine, polveri sottili, buco nell'ozono, cambiamenti climatici, nano particelle, microplastiche, consumo del suolo, PFAS, fumo passivo ecc. che passano anni, talvolta decenni, prima che una minoranza di cittadini, poi i media, poi la popolazione ed infine, buon ultima sempre, la politica si accorgano dei rischi e dei danni ambientali e sanitari derivanti da nuovi agenti chimici e fisici sulle nostre cellule.
Fonte: Comitati stop 5G Empoli
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