Dopo le critiche del centrodestra, anche il PD commenta la scelta di Manola Guazzini di accettare la surroga ed entrare in consiglio comunale come Gruppo Misto a seguito delle dimissioni del consigliere Lucio Gussetti.
La notizia delle dimissioni da consigliere comunale di Lucio Gussetti, che si era candidato nelle elezioni amministrative dello scorso giugno in veste di candidato sindaco alla guida di un soggetto politico di impronta civica, che aveva l’ambizione di raccogliere varie istanze e proposte politiche piuttosto eterogenee, anche nella composizione delle liste che lo appoggiavano, Vita Nova e StilNovo, formalizzate lo scorso 12 settembre, peraltro comunicate attraverso Pec e ad oggi non seguite da nessun comunicato con le eventuali motivazioni, non ci trova sorpresi.
Come non ci trova sorpresi l’accettazione della surroga da parte di Manola Guazzini. Semmai ci dispiace per i cittadini sanminiatesi, per il poco rispetto dimostrato nei loro confronti da parte di chi ha pensato di strumentalizzare le difficoltà di un’amministrazione e di una comunità nell’affrontare le dinamiche sociali, economiche e ambientali che caratterizzano il nostro territorio in questa delicata fase mondiale, stretta tra gli effetti della pandemia e due guerre a noi vicinissime, nel contesto di una crisi climatica sempre più pericolosa.
Il progetto di VitaNova poggiava principalmente sul rancore personale e la contrapposizione marcata, quasi ideologica, al nostro partito, mistificando attorno a ricette semplicistiche in forma di programma elettorale. I cittadini di San Miniato, nelle urne, hanno dato pochissima credibilità e fiducia a questo progetto. E possiamo dire che hanno avuto in buona parte ragione, viste le modalità (una lettera senza motivazioni) e i tempi (appena due mesi dall’insediamento) delle dimissioni da consigliere del candidato a sindaco. Dimostrando per primo di non credere al suo mandato e agli obiettivi del suo progetto politico.
Il tutto confermato, si può dire, dagli esiti della surroga di Manola Guazzini, che, senza pudore, dichiara dissolta la lista VitaNova e di rappresentare solo se stessa, parlando di rispetto nei confronti delle 350 persone che l’hanno votata. Lei si dichiara “non animata da nessun personalismo”, una doppia negazione che corrisponde ad una affermazione. Solo il personalismo può giustificare il continuare a presentarsi quale paladino di una alternativa prima alla forza politica a cui era organica, sia alle forze politiche opposte che aveva prima provato ad organizzare sotto la sua guida e poi in corsa ad effettuare un tentativo di accordo elettorale per il ballottaggio.
Il ruolo del consiglio comunale è fondamentale nella dinamica politica della nostra amministrazione. Confidiamo che i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza, abbiano a cuore il bene e le necessità della nostra comunità. Che l’opposizione sia di stimolo e di collaborazione per la soluzione dei problemi e per sostenere lo sviluppo del nostro territorio. Ben venga un’opposizione puntuale e concreta. Ci dispiacerebbe vedere usati i voti e la fiducia dei cittadini per rivalse personali.
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