Ieri mattina alle ore 7:00, presso l’azienda agricola di Carmelo Carai a Pomarance, un branco di lupi ha scatenato una vera e propria strage: 40 pecore sono state sbranate e altre 40 sono state gravemente ferite. Molte delle pecore sopravvissute rischiano ora di abortire, mettendo in pericolo l’intero gregge e la sopravvivenza dell’azienda. Un danno economico incalcolabile che ha scosso profondamente la comunità rurale locale, già provata dalla continua pressione dei predatori.
Carai, disperato, ha dichiarato: “Non so più come andare avanti. Ho perso quasi tutto: i miei animali, i sacrifici di una vita, il duro sudore della mia fronte, la speranza. Questo non è un danno, è una condanna.” Il senso di impotenza e frustrazione è condiviso da altri allevatori della zona, uno dei quali ha confessato: “Ogni giorno mi chiedo se sarà l’ultimo per le mie pecore. Non abbiamo più mezzi di difesa efficaci: le recinzioni non bastano e i cani da guardia non possono nulla contro predatori così agguerriti e famelici.”
Come riporta Comitato Resistenza Pastorale gli allevatori sono "esasperati e si chiedono dove sia la Regione in questo momento di crisi. Dove sono le promesse della vicepresidente Saccardi? Dove sono gli esperti della task force lupo? Ci vogliono far Una parte delle 40 pecore uccise di Carmelo Carai credere che una convivenza sia ancora possibile, ma intanto il nostro lavoro, la nostra sicurezza e il nostro futuro vengono messi a rischio ogni giorno. È ora di smettere di illuderci con soluzioni inefficaci come messaggini WhatsApp e visite superficiali da parte degli “esperti” della task force".
Gli allevatori chiedono "misure concrete, urgenti e risolutive. È giunto il momento di cambiare rotta e agire davvero per tutelare chi vive e lavora sul territorio, lontano dalle comodità degli uffici istituzionali. La Regione deve svegliarsi e prendere in mano la situazione prima che sia troppo tardi, perché qui siamo disperati e sfiduciati verso chi dovrebbe proteggerci e supportarci, e che invece dimostra quasi di essere di parte".
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