Imprenditore del vino 'costretto' a fare il trattorista: "Mancano manodopera e passione"

Ritano Baragli

Ogni giorno alle 6 si alza, sale sul trattore, va a dare il ramato e coltiva la vite. Niente di particolare se non fosse che si tratta di un imprenditore, il titolare di un gruppo vitivinicolo tra i principali produttori di Chianti al mondo.

Ritano Baragli guida Valvirginio - Cantina Sociale Colli Fiorentini, con sede a Montespertoli. Con alle spalle una storia di oltre messo secolo, Valvirginio oggi riunisce 350 famiglie e 850 aziende, che conservano e tutelano circa 1500 ettari del paesaggio toscano. Ma manca manodopera, come spiega proprio Baragli.

“Quest’estate i trenta ettari della nostra vigna li ho trattati tutti io - afferma Baragli - ma il problema è di sistema: in agricoltura manca manodopera, trovare persone è sempre più difficile ed è ancor più difficile trovare manodopera qualificata. Infatti per fare il trattorista non basta saper guidare il trattore, ma è necessaria anche una conoscenza del territorio e del mestiere per non fare danni nei campi”.

Per questo Baragli ha una routine mattutina che lo ha portato nell'ultima estate anche a fare il trattorista. “Per curare la terra ci vogliono passione e sacrificio, e purtroppo gli italiani non vogliono più fare questi lavori. Ogni anno mancano sempre più lavoratori, non sarà facile andare avanti così. Inoltre c’è un problema di burocrazia, che è troppa e troppo complicata: gli imprenditori sono costretti a passare il tempo a riempire scartoffie”.



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