Una "marea arcobaleno" invade Lucca per "rispondere a chi ha seminato odio contro di noi in tutti questi mesi". Così gli organizzatori del Toscana Pride 2024 che oggi, secondo gli organizzatori, avrebbe portato in piazza circa 20.000 persone.
Alla manifestazione erano presenti tantissimi amministratori e amministratrici toscane, a partire dal presidente della Regione Eugenio Giani e le assessore Alessandra Nardini e Serena Spinelli, oltre a sindacati e tantissime associazioni.
"L'organizzazione della manifestazione è stata un percorso in salita, oggi possiamo tirare il fiato, orgogliosi di ciò che abbiamo realizzato - si legge in una nota degli organizzatori - abbiamo scritto una pagina di storia di questa città e abbiamo portato il Pride dove c'era bisogno di Pride, in una città dove è ancora molto difficile vivere alla luce del sole il proprio orientamento e la propria identità senza subire conseguenze. Vogliamo dedicare questo Pride a tutte le persone Lgbtqia+ che vivono qui e che hanno attraversato a testa alta le strade della loro città. Vogliamo dedicarlo a chi ogni giorno mette in conto di prendere botte ed insulti e nonostante questo, non rinuncia a tenere la persona che ama per mano. Vogliamo dedicarlo a chi lotta per decidere sui propri corpi e non soccombere al ricatto di conformarsi. Lo dedichiamo anche ai minori del Careggi, alle loro famiglie, perché hanno tenuto duro, non si sono arrese quando le loro vite sono state date in pasto alla gogna social. E ai figli delle famiglie omogenitoriali, alle mamme e ai papà arcobaleno che lottano per poter essere genitori a tutti gli effetti, anche per lo Stato".
La manifestazione, promossa da associazioni e gruppi organizzati che animano il territorio della regione nello spazio LGBTQIA+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender*, Queer, Intersessuali, Asessuali), ha come scopo rilanciare una Toscana dei diritti per tutte quelle minoranze marginalizzate o persone in difficoltà. Un messaggio che quindi viene rivolto anche a migranti, disabili, precari e disoccupati, e anche a chi vive sulla sua pelle la guerra:
"Lo dedichiamo - scrivono gli organizzatori - alle persone razzializzate e migranti, alle persone con disabilità che hanno sfilato insieme a noi, a tutte le persone marginalizzate, precarie, rimaste senza una casa o un lavoro. Infine, da qui, da Lucca, vorremmo che arrivasse fino a Gaza e al popolo palestinese e a tutte le vittime di guerre coloniali, il nostro grido di rabbia, la nostra denuncia che chiede giustizia ma anche il nostro abbraccio di cura. E a chi ci perseguita, al Governo Meloni e ai politici omolesbobitransfobici che sulla nostra pelle costruiscono il loro consenso noi diciamo: non ci avrete mai perché non era previsto che sopravvivessimo e, invece, siamo qui, da Stonewall ad oggi, indomiti e fieri".
Giani: "Toscana terra di inclusione"
"Sono qui, insieme alla comunità arcobaleno, per ribadire che la Toscana è e sarà sempre una terra di diritti, inclusione e rispetto per tutti. La Regione c'è". Così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. Alla manifestazione "anche tanti sindaci e amministratori: una presenza importante, perché la libertà di orientamento sessuale è una grande questione della democrazia e della civiltà nel nostro Paese e la Toscana, in occasione del Pride, con questa presenza forte ribadisce il suo impegno per l'affermazione dei diritti e il rispetto di tutte e di tutti: un messaggio semplice ma forte, per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni".
Da anni la Regione aderisce ufficialmente al Toscana Pride e sfila orgogliosamente con la comunità LGBTQIA+ per chiedere reale uguaglianza.
Il documento politico presentato dal Toscana Pride tocca numerosi temi: dffettività e famiglie al contrasto alle discriminazioni, dall’educazione alle differenze a salute, prevenzione e benessere, dall’autodeterminazione al lavoro, i diritti umani e i diritti queer nel mondo, ma anche ambiente e sostenibilità.
Notizie correlate
Tutte le notizie di Lucca
<< Indietro