Sciopero lavoratori degli aeroporti di Pisa e Firenze

L'aeroporto Galilei di Pisa

Presidio e sciopero fino alle 17 dei servizi handling all'aeroporto Galilei di Pisa indetto da Usb e Cub perché, spiegano le due organizzazioni sindacali autonome, "se aumenta il turismo e aumenta il traffico aereo, allora negli aeroporti aumenterà anche il carico di lavoro sul personale che gestisce i servizi di assistenza a terra e ciò rischia di compromettere la qualità della vita dei lavoratori".

"Non c'è formazione - denuncia Paola Marchi della Usb -, manca personale e usiamo mezzi obsoleti. Al netto di un riconoscimento salariale inadeguato, è inaccettabile che l'aumento della mole di lavoro comprometta il riposo psico-fisico delle lavoratrici e dei lavoratori fra un turno e l'altro. I processi di privatizzazione che riguardano gli scali aeroportuali toscani, luoghi appartenenti al demanio pubblico e dove viene erogato un servizio pubblico essenziale, penalizzano le condizioni di lavoro, che sono invece la principale garanzia per la qualità dei servizi".

Lo sciopero coinvolge per la prima volta entrambe le società che li gestiscono: Toscana Aeroporti Handling e Consulta.

"I servizi di handling - aggiunge Federico Giusti (Cub) - sono il comparto dove è più alto l'abbandono volontario del posto di lavoro a testimonianza di proibitive condizioni lavorative".

"Esprimiamo il nostro pieno sostegno allo sciopero indetto da Usb per il comparto dell’handling negli aeroporti di Pisa e Firenze, dove sono impiegati centinaia di lavoratori e lavoratrici" dichiarano Ciccio Auletta (Diritti in Comune Pisa) e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune).

"Lo sciopero, per la prima volta, vedrà coinvolte entrambe le società che gestiscono questi servizi, ovvero Toscana Aeroporti Handling e Consulta - proseguono -. Si tratta di un fatto di grandissima rilevanza politica e sindacale, in quanto si uniscono le vertenze dei dipendenti di due aziende, riunendo in un'unica lotta ciò che le liberalizzazioni selvagge hanno provato a spacchettare e dividere per comprimere salari e diritti".

"Dopo aver assistito alla svendita, da parte della società, dei lavoratori e delle lavoratrici dell’handling con l’esternalizzazione del servizio, nonostante una durissima lotta, oggi a subire gli effetti di questa scelta sono i dipendenti stessi, in termini salariali e di diritti. Infatti, in questi anni di appalto, più volte i rappresentanti sindacali hanno denunciato nelle commissioni consiliari pesanti criticità nell’appalto per i carichi di lavoro, la carenza ed inadeguatezza dei mezzi e la carenza di personale, tanto che molti lavoratori e lavoratrici hanno deciso di ricorrere alle dimissioni volontarie".

"Tutto questo - prosegue la nota - è ancora più grave se si considera il fatto che, solo qualche settimana fa, l’assemblea dei soci con il voto favorevole della parte pubblica ha dato il via libera alla distribuzione tra i soci di dividendi per ben 7 milioni di euro. Si tratta di una strategia già vista, da parte di Toscana Aeroporti, che pensa solo ai propri profitti a spese dei salari e dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici".

"È indispensabile, in primo luogo, che Toscana Aeroporti dica parole chiare e assuma impegni concreti sulle garanzie, in termini occupazionali e salariali, per tutti gli impiegati nel settore dell’handling. Su questo chiediamo che i soci pubblici prendano subito una posizione chiara. Da parte nostra, abbiamo chiesto che l’argomento sia affrontata in Seconda Commissione di Controllo e Garanzia del Consiglio Comunale di Pisa, con l’audizione dei sindacati e della RSU del comparto handling di Toscana Aeroporti. A Firenze chiederemo lo stesso per la Commissione controllo, in occasione della mozione depositata sulla modifica dello Statuto di Toscana Aeroporti".



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