Un intervento effettuato in emergenza, solitamente di pertinenza di presidi dotati di Chirurgia vascolare, che ha consentito di trattare un paziente critico e stabilizzarlo all’ospedale di Pontremoli, prima del trasferimento alla Terapia intensiva del NOA.
Questo in sintesi quanto avvenuto in questi giorni in Lunigiana.
Un paziente di età superiore agli 80 anni ma in ottima salute è stato accompagnato in ambulanza al Pronto soccorso di Pontremoli per un episodio presincopale (sensazione di svenimento imminente).
L’uomo, visitato dal medico del PS Stefania Catarzi e dal personale della struttura, appariva quindi stabile e dai primi esami sembrava emergere un quadro nella norma.
Ulteriori accertamenti hanno però evidenziato un aneurisma dell'aorta addominale in fase di rottura, che ha comportato l’attivazione immediata del sistema di emergenza intraospedaliera, con coinvolgimento dell'anestesista di guardia.
E’ stato quindi deciso di trasferire il paziente all’ospedale Apuane per un intervento da eseguirsi nella sala dedicata alla Chirurgia vascolare.
Un ulteriore aggravamento, proprio mentre si stava organizzando il trasferimento, ha reso però impossibile il trasporto e necessario un immediato trattamento nella sala operatoria dell’ospedale di Pontremoli.
Il direttore della struttura di Chirurgia generale Liano Gia, presente in ospedale, si è quindi occupato di intervenire in urgenza per il camplaggio dell’aorta (otturazione temporanea per arrestare o evitare emorragie).
Nel frattempo sono rapidamente arrivati nella sala operatoria del “Sant'Antonio Abate” i chirurghi vascolari dell’ospedale Apuane Ettore Colombani e Vittorio Marcucci, che hanno completato l’intervento con l’inserimento di una protesi vascolare.
Successivamente il paziente è stato trasportato alla Terapia intensiva del NOA, con l’assistenza durante il trasferimento anche dell'anestesista.
“Da evidenziare davvero – commenta il direttore degli ospedali di Massa Carrara e coordinatore della rete ospedaliera aziendale Giuliano Biselli – l’ottimo lavoro di squadra che ha permesso di intervenire in maniera adeguata sul paziente critico, con la stabilizzazione a Pontremoli, prima del completamento del percorso sanitario e della centralizzazione nella Terapia intensiva dell’ospedale Apuane. Questo caso, brillantemente risolto, è la conferma che, grazie alla professionalità del personale e all’attività in team, è possibile garantire ai cittadini percorsi sanitari di alto livello anche in strutture più periferiche”.
Fonte: Azienda Usl Toscana nord ovest - Ufficio stampa
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