Bilancio di Santa Croce: "Nessun tesoretto dall'amministrazione Deidda"

Carlo Renato Rusconi (foto gonews.it)

L'attacco dell'assessore Renato Rusconi


“I conti non tornano”.

A dirlo è l'assessore al bilancio del comune di Santa Croce sull'Arno, Renato Rusconi.

“Ma quale tesoretto? Ma quale avanzo di bilancio, ci avrebbe lasciato la giunta Deidda? I 507mila euro e spiccioli che in un primo momento sembrava che fossero soldi disponibili per il comune e che potevano essere spesi, in realtà si sono polverizzati a un'attenta analisi della situazione delle casse del municipio. Infatti se da un lato l'amministrazione uscente sosteneva di averci lasciato questi soldi 'spendili' per il paese, in realtà si era scordata di dirci, o gli era sfuggito che c'erano dei debiti da pagare e alla fine abbiamo scoperto che di soldi spendibili ne rimangono appena 83500 euro”.

“Ma quali sono i debiti che di fatto hanno eroso questo tesoretto? Vado ad elencarli il più puntualmente possibile per macro aree di spesa” dice Rusconi. “Tra i costi più significativi – continua l'assessore - emergono 230.560 euro per oneri di conguaglio termico ovvero la fattura che Hera ha emesso in base all'accordo che il comune ha stipulato”.

“Non solo - continua Rusconi – mancavano anche tra i conti fatti dalla precedente amministrazione 64.900 euro per il rinnovo contratti delle cooperative, 30mila euro di spese postali per invio sollecito pagamenti, 17.100 euro per l'acquisto di stampanti, 37.513 euro per acquisto mezzi informatici, mentre la spending review ha inciso per 67.806 euro

“A questo punto – conclude l'assessore Rusconi - mi sorge il dovere di fare due considerazioni, era veramente impossibile nel 2023 non ipotizzare l’aggiornamento dei contratti e procedere a quantificarne almeno in parte l’entità? In altre parole non era possibile avere contezza di queste spese? E il conguaglio delle spese energetiche di portata così impattante era così imprevedibile da non ritenere di considerarlo almeno in parte in sede di bilancio di previsione? La nostra amministrazione si è insediata il 1 luglio ed è venuta a conoscenza degli oneri energetici solo poche settimane fa, cosa sarebbe successo se nel frattempo avesse assunto impegni di spesa non dico di 500mila euro ma 90mila? Non sia sarebbe potuto fare il riequilibri di bilanci e probabilmente avremmo generato un debito fuori bilancio con conseguenze non proprio piacevoli. Fortunatamente sono stati ascoltati gli appelli alla prudenza di cui anch’io mi sono fatto partecipe e si è evitato questa sconsiderata evenienza”.

Fonte: Comune di Santa Croce sull'Arno - Ufficio Stampa



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