I carabinieri di Portoferraio hanno arrestato quattro uomini, tutti tra i 39 e i 65 anni, gravemente indiziati, in concorso e a vario titolo, dei reati di spaccio di sostanze stupefacenti. Si tratta di due persone di origini albanesi e due isolane. In particolare i militari hanno dato esecuzione ad una custodia cautelare in carcere, a due obblighi di dimora con vincolo di permanenza notturna in casa e ad un divieto di espatrio disposti dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Livorno.
L’indagine “Alba” è stata avviata alla fine del 2020, dopo che un detenuto rientrato da un permesso premio aveva avvertito di notte un malore all’interno della Casa di Reclusione di Porto Azzurro, a seguito del quale è stato ricoverato presso all'ospedale di Portoferraio. Le cure del caso hanno permesso di trovare nell’intestino del detenuto un ovulo con cocaina, acquistata sul territorio isolano nel corso del permesso premio.
Da qui sono partiti gli approfondimenti ed è emerso che un emissario albanese dalla provincia di Lucca, in contatto coi sodali dell’Isola, portava la droga allo scalo portuale di Piombino, droga poi destinata al mercato elbano.
"La successiva attività investigativa, che ha permesso di monitorare, anche con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali le varie condotte delittuose per oltre un anno, ha consentito di raccogliere a carico di 19 soggetti (15 uomini e 4 donne) ed in particolare di 4 uomini tutti già noti alle Forze dell’Ordine, numerosi indizi di reità in merito a una fiorente attività di spaccio posta in essere su tutta l’Isola d’Elba e foraggiata da sostanze stupefacenti di cocaina provenienti in prevalenza dalla Lucchesia, ove operava un cittadino albanese, ritenuto il capo della banda e tratto in arresto in queste ore dai Carabinieri del NORM di Portoferraio in collaborazione con quelli della Compagnia di Lucca e della Stazione di Altopascio" si legge nella nota dei carabinieri.
Fiorentissimo il ritorno economico del giro di affari che gli inquirenti hanno stimato settimanalmente in circa 8mila euro per un etto di cocaina smerciata. Conseguentemente l’attività ha permesso di accertare oltre 50 assuntori di droga che si rivolgevano ai vari pusher di zona per l’approvvigionamento delle sostanze, tre arresti in flagranza di reato; il sequestro di oltre 150 gr di cocaina e alcune dosi di marijuana e hashish, il monitoraggio complessivo di circa un migliaio di cessioni di sostanze stupefacenti.
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