E' "violenza contro le donne" ogni atto di violenza fondata sul genere che provochi un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà. Così recita l'art 1 della dichiarazione Onu sull’eliminazione della violenza contro le donne.
Con l'espressione violenza di genere si indicano tutte quelle forme di violenza da quella psicologica e fisica a quella sessuale, dagli atti persecutori del cosiddetto stalking allo stupro, fino al femminicidio, che riguardano un vasto numero di persone discriminate in base al sesso. Sono in campo molteplici interventi: la tutela delle vittime di maltrattamenti e violenza domestica, le risorse per finanziare un Piano d'azione antiviolenza e la rete di case-rifugio, la formazione sulle tecniche di ascolto e approccio alle vittime, di valutazione del rischio e individuazione delle misure di protezione, i corsi sulla violenza domestica e lo stalking.
Sui territori le prefetture promuovono, dove emergono i bisogni e le esigenze, iniziative di informazione e sensibilizzazione per combattere sul nascere la violenza di genere: formazione nelle scuole, corsi di formazione per gli operatori delle strutture sociosanitarie, per migliorare la prima accoglienza, forme di collaborazione con gli enti locali e le associazioni per potenziare l'accoglienza e il sostegno alle vittime, task force e gruppi di lavoro per pianificare le iniziative e divulgare le best pratiche. Questo è quanto si legge sul portale del Ministero dell’Interno ma purtroppo ben lontano da essere una consuetudine assodata.
Nonostante i trend di riduzione dei reati spia, dei reati introdotti dal Codice Rosso e degli Omicidi volontari (fonte Focus su violenza di genere e rati spia nel report analisi criminale del dipartimento della PS), la percezione del cittadino è quella di impotenza e mancanza di tutela da parte della Pubblica Amministrazione.
Per questo sono sempre più numerose le manifestazioni di rabbia, con l’inneggiamento alla “giustizia fai da te” od alla caccia al “delinquente”, spesso sempre più associato all’immigrato o a persone disagiate socialmente. Cavalcando questa onda emotiva, sui media sono sempre più presenti video di pseudo maestri che insegnano tecniche di difesa personali, il più delle volte riproducibili solo su set cinematografici più o meno professionistici.
Imparare a difendersi non vuol dire acquisire superpoteri, ma significa passare da un percorso che per essere efficace ed efficiente dovrebbe partire dalla scuola primaria. Non è un segreto che la madre di tutte le violenze è intrinseca nel bullismo. Se ai bambini non insegniamo a rafforzare il proprio carattere, ad affrontare i problemi e, perché no, a chiedere aiuto, la violenza avrà terreno fertile dove nutrirsi.
Partendo da queste considerazioni, la SHUMUKAN ASD, ha dato vita ad un progetto consistente in un corso di difesa personale completamente gratuito per ragazze, donne e soggetti fragili. Lo scopo del corso, che sarà ripetuto anche presso le Associazioni di volontariato presenti sul territorio dell’Empolese Valdelsa, è quello di trasmettere ai praticanti alcuni concetti base:
1) Prendere coscienza di se stessi, delle proprie capacità e potenzialità
2) Imparare a gestire le proprie paure contro aggressioni fisiche e psicologiche
3) Imparare a chiedere aiuto, specialmente in caso di violenze psicologiche
Ovviamente il corso insegnerà anche tecniche concrete di difesa personale.
A parere del DT di Shumulan ASD Claudio Martorana, responsabile del progetto, questo corso è solo un primo passo in un progetto che potrà considerarsi totalmente effettivo quando anche le Direzioni Didattiche apriranno le scuole a questa tipologia di iniziative. Intanto è da apprezzare la sensibilità e l’operato dell’Amministrazione Comunale di Cerreto Guidi che non ha esistato a dare il suo Patrocinio ad una iniziativa che è mirata ad incrementare la percezione di sicurezza dei propri cittadini.
Le informazioni sul corso
Il corso si svolgerà all'interno della struttura Shumukan Asd durante le normali attività, integrando il praticante nell'idoneo gruppo in funzione della fascia d'età: il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 19:00 alle 21:30.
Fonte: Ufficio Stampa
Tutte le notizie di Cerret Guidi
<< Indietro