La denuncia di Cellini: "Barriere architettoniche sulla passerella pedonale sull'Agliena"

Pardo Cellini, Più Certaldo

Secondo la visione miope e la negligenza cronica della forza politica di governo va bene così, se hai difficolta nella deambulazione, se hai un passeggino, o se hai un’inabilità temporanea, puoi fare la strada più lunga (Viale Fabiani a valle o Via Romana a monte). È questo che si legge nel fascicolo dell’opera ed in particolare nella relazione tecnica circa l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Le difficoltà legate alla percorrenza della passerella pedonale sull'Agliena, che collega Via Trento e Via Ciari, sono immediatamente balzate agli occhi della cittadinanza.

Come forza politica di minoranza non intendiamo certo disquisire sulle scelte tecniche e sul rispetto della normativa, scelte che ovviamente non competono agli amministratori e che di fatto sollevano la Giunta da questo tipo di responsabilità, è chiaro però e questa ne è l’ennesima dimostrazione, che esiste una grave mancanza di condivisione delle scelte, sia con la cittadinanza sia con gli uffici, che non sono stati in grado di dare risposte alle lamentele dei cittadini. Abbiamo eletto per anni semplici passacarte, burocrati che si occupano esclusivamente di avallare gli atti, frutto del compromesso tra le scelte politiche del Partito e le disponibilità economiche dell’Ente.

Nessuna attenzione per i diversamente abili, gli anziani, i neo genitori, una enorme mancanza di sensibilità!

La “politica perbene” troverà prontamente un abile metodo per scaricare la responsabilità sugli amministratori precedenti (Gli stessi) o sulle legittime scelte dei Progettisti. La verità è che quando si appronta un investimento importante come il rifacimento della Passerella, ancor più a fronte della finanziabilità del progetto con fondi PNRR, è necessario studiare bene le necessità e lavorare con una visione di insieme ampia, questo progetto è uno schiaffo alle politiche di mobilità sostenibile, alla mobilità dolce. Un’opera che così come realizzata costringerà l’amministrazione del domani ad intervenire nuovamente mettendo sul piatto altre risorse pubbliche, questa volta provenienti dalla fiscalità diretta, per realizzarvi degli ascensori o delle nuove rampe. Questa non è l’amministrazione che vogliamo!

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