Una donna avvenente, elegante, raffinata. Una delle maggiori interpreti della musica italiana nel mondo, che tra la seconda metà degli anni Trenta e gli anni Quaranta calcò le scene dei teatri più prestigiosi dell’epoca. E’ questo il biglietto da visita di Myriam Ferretti, cantante straordinaria originaria di Castelfiorentino (nacque nel 1910 nella piccola frazione di Dogana) cui è dedicata una serata speciale al Castello di Coiano giovedì 29 agosto (dalle ore 20.00 in poi)
Uno spettacolo teatrale “in musica e parole”, risultato di un virtuoso connubio tra gli attori di Gatteatro e l’associazione “Amici della Lirica Umberto Borsò”, che intende finalmente rendere omaggio a un talento vocale innato, manifestato fin dalla più tenera età quando ancora era conosciuta soltanto come Miriam Bagnoli, il suo vero nome.
Cresciuta in una famiglia modesta (il padre Ferdinando lavorava come bracciante, la madre Ofelia era casalinga), Myriam Ferretti fu notata per la prima volta nel 1935, dal direttore d’orchestra Tullio Serafin, durante un concerto a Roma per voci nuove. Un incontro che le aprì le porte dell’Accademia nazionale di Santa Cecilia e ai corsi di perfezionamento di canto. L’anno successivo vinse il Concorso per voci liriche al Teatro dell’opera di Roma e da quel momento la sua carriera spiccò il volo, a fianco dei più famosi cantanti dell’epoca (da Beniamino Gigli a Tito Schipa, da Titta Ruffo a Boris Christoff) o come interprete protagonista delle opere più importanti di Puccini, Verdi, Mascagni.
Acclamata ovunque per la bellissima voce e la presenza scenica, svolse anche una intensa attività alla radio, avvicinandosi al mondo della musica leggera. Il successo ottenuto a Napoli nel 1946 al festival Piedigrotta le consentì di avviare un sodalizio con la prestigiosa casa discografica Columbia, per la quale incise numerosi dischi, senza dimenticare le colonne sonore di vari film tra cui quelli di Walt Disney. Negli anni Cinquanta si trasferì in America, ospitata nei teatri New York, Caracas, Buenos Aires. Alla fine del decennio – complice una delusione amorosa - si ritirò a vita privata. Trascorse gli ultimi anni della sua vita dalle nipoti a Granaiolo (Castelfiorentino) dove si spense il 14 luglio 2000.
“Miryam Ferretti – ha osservato Nicola Pannocchi, direttore artistico di Gatteatro – era la zia della mamma di mia moglie e tutte le volte che l’ho incontrata, pur in età avanzata, sono rimasto folgorato dalla sua energia. Ho avuto modo di raccogliere numerose informazioni, foto, spartiti e quindi mi sono sentito in dovere di trascrivere per il teatro la sua straordinaria vicenda terrena”.
"Myriam Ferretti è uno dei grandi tesori castellani. Artista poliedrica, oltre alla lirica, ha prestato la voce a personaggi iconici che hanno segnato ed emozionato generazioni di italiani, dagli anni 30 ai giorni nostri -osserva l'Assessore alla Cultura Franco Spina. Questa serata "multimediale", che unisce teatro, musica e arti visive, è un grande omaggio a una grande donna, oltre che un importante esempio di fare comunità, attraverso l'incontro e la collaborazione di più realtà associative del nostro territorio"
La serata dedicata a Myriam Ferretti sarà aperta da un buffet, cui seguirà una visita guidata alle cantine del Castello e a una mostra fotografica (nel granaio) che ripercorre i momenti più significativi della sua carriera. Alle 21.30 è previsto lo spettacolo, interpretato da Martina Barreca (soprano), Francesco Marchetti (tenore), Nicoletta Cantini (pianoforte). Nicola Pannocchi e Cristina Trinci (voci narranti). Alle 23.15 nuovo servizio buffet.
Fonte: Comune di Castelfiorentino - Ufficio stampa
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