È tra le pagine storiche più dolorose dell'occupazione nazifascista in Toscana. È una strage che nel tempo rischiava di rimanere dimenticata, non fosse per la voglia di tener viva la memoria da parte di Fucecchio, degli abitanti di Chiesina Uzzanese, Ponte Buggianese e di quella parte di Empolese Valdelsa che confina con la Valdinievole.
Stiamo parlando dell'Eccidio del Padule di Fucecchio, di cui quest'anno ricorre l'ottantesimo anniversario. Un "debito verso la storia" a cui hanno voluto rispondere anche due videomaker e un appassionato di storia di Chiesina Uzzanese: un documentario per tener viva la memoria su quanto avvenuto il 23 agosto 1944 a Castelmartini e nelle zone limitrofe. Quel giorno per mano di un reparto della 26ª Divisione corazzata tedesca, agli ordini del generale Peter Eduard Crasemann, persero la vita 174 civili tra uomini, donne, bambini e anziani.
Carlo Cortesi, Alessandro Batisti e Massimiliano Vannini hanno avuto l'idea di fare un documentario, 'Tutto questo sangue', per il quale è uscito il trailer solo poche ore fa sui social network. La casa di produzione è Abelardo; l'uscita online su Youtube è prevista per il 23 agosto. Sono stati intervistati dei superstiti come Tosca Lepori, Vittoria Tognozzi e Quinto Malucchi oltre a Remo Mazzei, che all'epoca viveva vicino al Padule di Fucecchio e ha raccontato i suoi ricordi e le sue impressioni.
Testimonianze toccanti e dolorose, racconti di vita che danno un corpo e un volto umano alla tragedia dell'occupazione nazifascista."Partendo dalle interviste siamo poi tornati anche sui luoghi dell'Eccidio tra Ponte Buggianese e Larciano e abbiamo fatto riprese per raccontare quei luoghi e descriverli anche dal punto di vista naturalistico" dice Carlo Cortesi, dipendente del Comune di Empoli, appassionato di storia locale e voce narrante del documentario.
'Tutto questo sangue' ha il patrocinio della Regione, della Metrocittà, della provincia di Pistoia e dei comuni toccati dalla strage. Ma l'idea dei creatori, che non hanno nessuno scopo di lucro, è quello di dare voce a una pagina triste del territorio, raccontare e tramandare questa terribile e storia: "Vogliamo portarlo nelle scuole di Fucecchio e non solo, chiunque voglia condividere può contattarci, siamo disponibili e non c'è scopo di lucro, la diffusione è gratuita".
Come detto, dell'Eccidio del Padule, col tempo, la memoria è stata tenuta viva solo dai comuni protagonisti e dai familiari delle vittime. Questo ha spinto Cortesi, Batisti e Vannini - tutti e tre di Chiesina Uzzanese - a fare 'Tutto questo sangue'. "A Chiesina si sono sempre vissute le celebrazioni quasi come un dovere e niente più - spiega Cortesi - ma di fatto non si è mai parlato, per esempio, che il comando di Crasemann aveva sede in tre abitazioni qui a Chiesina. Forse una parte delle truppe che partivano per l'eccidio, una pianificazione e messa su carta venne fatta proprio qui.. Ci sembrava un debito verso la storia approfondire e raccontare anche questi dettagli".
A rimanere impresso sono le tragedie personali, il dolore e la barbarie. "Quando metti in fila nomi e superstiti che raccontano determinate cose - spiega Cortesi - viene quasi la colpa di aver fatto rivivere il dolore". Però anche Cortesi, Batisti e Vannini volevano "fare la nostra parte, saldare il debito con la storia e la memoria di queste persone". In ottanta anni, peraltro, "sono stati fatti un documentario e un film negli anni novanta e nulla più, abbiamo quindi voluto riaccendere i riflettori su questa pagina della storia". Un modo per riportare la luce su un momento tragico ma da non dimenticare.
Giovanni Mennillo
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