Ricettazione di gioielli e orologi di lusso, maxi-sequestro a Pistoia

Il Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Guardia di Finanza di Pistoia e la Sezione Operativa del Nucleo Operativo e Radiomobile dei Carabinieri di Pistoia hanno dato esecuzione a  un sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, emesso dal G.I.P. del Tribunale di Pistoia, su richiesta della Procura della Repubblica di Pistoia, su denaro, rapporti bancari e beni nei confronti di due soggetti di nazionalità italiana, ritenuti responsabili, a vario titolo, di essere coinvolti in un vasto giro di ricettazione di gioielli, oro, argento, pietre preziose e orologi di pregio, di provenienza furtiva, e di riciclaggio dei relativi proventi.

Il sequestro ha riguardato oltre 52.000 euro in contanti, di 123 orologi di pregio per un valore stimato di oltre 500.000 euro e di circa 700 grammi di gioielli, da periziare, oltre a numerosi
conti correnti i cui saldi saranno comunicati nei prossimi giorni dagli istituti di credito interessati

Le indagini, scaturite da una denuncia su una probabile attività di usura posta in essere da uno degli odierni indagati, sono state svolte dai Carabinieri della Sezione Operativa di Pistoia, anche con l’ausilio di attività di intercettazione telefonica ed ambientale (iniziata nel mese di novembre del 2020), e hanno consentito di ricostruire, nel dettaglio, natura e modalità dell’attività illecita svolta in particolare dal principale indagato, attività basata sulla ricettazione di monili, preziosi ed orologi di lusso, anche di valore ben superiore ai 100.000 euro, prevalentemente provento di furti in abitazione ad opera di numerosi soggetti rom/sinti, con i quali l’indagato risultava avere contatti diretti.

Nel corso delle indagini, infatti, sono stati monitorati numerosi incontri tra questo indagato e i soggetti in possesso della “merce” da proporre in vendita, incontri che avevano ad oggetto la valutazione della merce stessa, sia in ordine all’autenticità che in ordine al valore, nonché la trattativa, l’accordo finale e il pagamento che, naturalmente, avveniva in contanti, anche per cifre pari o superiori a 30/40.000 euro.

In seguito la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari.

Le indagini hanno consentito di individuare ben 21 persone coinvolte, a vario titolo, nei reati di ricettazione, riciclaggio, autoriciclaggio, contraffazione, spaccio di sostanze stupefacenti ed altro, con un raggio d’azione che ha interessato i territori delle province di Pistoia, Prato, Arezzo, Pisa, Lucca e Firenze.



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