Giani si congratula con Macchi: "Un argento che sa di oro"

Filippo Macchi (foto da Facebook)

"Un argento che sa di oro, non solo perché ottenuto nel modo in cui tutti abbiamo visto, tanto che non è fuori luogo affermare che il vero vincitore è stato Filippo, ma anche e soprattutto perché il nostro schermidore, pur giovanissimo, ha fatto vedere di essere un campione. Ha tenuto testa a colui che veniva accreditato come il favorito, arrivato a Parigi con il titolo olimpico vinto a Tokio, dimostrando che con un arbitraggio diverso avrebbe vinto la medaglia d’oro. Avrebbe meritato di salire sul gradino più alto del podio. A lui e al movimento schermistico toscano vanno le congratulazioni della Regione. Adesso Filippo può rifarsi nella competizione a squadre con la Nazionale italiana del fioretto. La speranza è che alla prossima l’oro non sia ricoperto da una patina d’argento".

Ad affermarlo è il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commentando la straordinaria gara di ieri sera del fiorettista Filippo Macchi, sconfitto in modo rocambolesco in finale da Cheung Ka Long, atleta di Hong Kong, aiutato da alcune decisioni arbitrali che non hanno assegnato a Macchi la stoccata che gli avrebbe garantito il successo, tanto che la Federazione italiana di scherma ha deciso di presentare un reclamo formale al Comitato olimpico internazionale.

Macchi, 23 anni da compiere, nato a Pontedera, è figlio e nipote d’arte. Ha iniziato a tirare di scherma al Circolo scherma di Navacchio fondato dal nonno, Carlo Macchi, che è stato un punto di riferimento della scherma italiana e tecnico delle Nazionali giovanili. Anche il padre Simone Macchi e la madre Michela Zurlo sono stati schermidori. Oggi tira per le Fiamme Oro ed è seguito dal maestro Marco Vannini. In Nazionale il commissario tecnico del fioretto è invece Stefano Cerioni.

Fonte: Regione Toscana - Ufficio stampa

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