Coldiretti: servono isole verdi per difendere i cittadini dal caldo killer

18 mila morti per le ondate di calore in Italia. L’allarme del rapporto Clima del XXI secolo. In Toscana la differenza di temperature tra città e aree rurali è anche di 8 gradi. Il ruolo del florovivaismo per accelerare la realizzazione di isole verdi nei centri urbani.

Isole verdi per affrontare estati sempre più lunghe, estreme e siccitose. Sono la risposta green ed intelligente per abbassare in maniera naturale le temperature delle nostre città anche di 10 gradi e difendere la popolazione dalle ondate di calore che hanno causato, solo in Italia, 18 mila decessi nel 2022 soprattutto tra gli anziani. È l’allarme lanciato da Coldiretti Toscana sulla base dei dati preoccupanti contenuti nel rapporto sul Clima del XXI secolo secondo cui i cambiamenti climatici ci porteranno verso periodi di afa che potranno durare 5 o anche 6 mesi mettendo a dura prova la nostra resistenza fisica e psichica.

“Dobbiamo adattare le nostre città ad uno scenario per cui oggi non sono ancora pronte. Gli sforzi che creare foreste urbane piantumando nuovi alberi e nuovi giardini sono troppo lenti rispetto alla rapidità con cui sta cambiando profondamente il ritmo delle stagioni che ha conseguenze sulle persone e sulle attività economiche – spiega la presidente di Coldiretti Toscana, Letizia Cesani – l’effetto isole di calore nei centri abitati stritolate tra cemento, costruzioni ed asfalto può essere mitigato con l’aiuto degli alberi e delle aree arboree che hanno la capacità di abbassare le temperature e sono allo stesso tempo la migliore risposta ai cambiamenti climatici che si manifestano con sempre più frequenti eventi estremi. Ma dobbiamo fare presto”.

La presenza di aree arborate influisce positivamente sul clima urbano: le temperature rilevate sono infatti inferiori rispetto alle aree con vegetazione scarsa o assente.

In Toscana, secondo l’ultimo rapporto sul consumo di suolo elaborato dall’Ispra confrontando le temperature medie estive rilevate nelle diverse classi di densità di costruito, nel complesso le differenze registrata nella colonnina di mercurio tra le aree urbane, fortemente antropizzate, in cui vivono tre cittadini toscani su dieci, e le aree rurali caratterizzate dalla presenza di diffuse ed estese zone verdi è di circa 8 gradi oscillando tra una differenza di 4,2 gradi al di sotto dei 200 metri ed i 6,4 gradi tra una altitudine compresa tra i 200 ed i 600 metri. Esemplificativo è il caso di Firenze dove ad un maggior consumo di suolo corrisponde un aumento consistente temperature che hanno raggiunto una media diurna estiva tra il 2017 ed il 2022 di 45,8 gradi nelle aree altamente urbanizzate.

Nella regione con la superficie boscata tra le più alte d’Italia, secondo l’analisi di Coldiretti, la sensibilità delle istituzioni e dei cittadini, sulla forte spinta anche delle risorse del PNRR e degli impegni europei sulla riforestazione urbana, ha reso migliore il quadro generale nei nostri capoluoghi con il rapporto alberi-cittadini che è cresciuto, in un anno, da 19,9 a 20,8 così come il verde urbano a disposizione passato da 23,3 metri quadrati a testa di cinque anni fa agli attuali 24,6 mq.

Secondo Coldiretti Toscana la valorizzazione del ruolo verde a tutela della salute dei cittadini rappresenta una opportunità per promuovere un settore cardine dell’economia agricola come il florovivaismo che può contare su oltre 3 mila imprese specializzate. “Le imprese florovivaistiche toscane sono leader a livello mondiale – conclude la presidente Cesani – ed hanno la conoscenza e le competenze per sostenere e consigliare le istituzioni ed i cittadini nei percorsi di adattamento delle città e degli ambienti urbani al nuovo scenario climatico creando le condizioni indispensabili per migliorare la qualità della nostra vita e difendere le categorie più fragili come gli anziani ed i bambini dal caldo e dagli eventi estremi che con sempre più frequenza si abbattono su di noi”.

Fonte: Coldiretti Toscana



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