A Pisa sale il costo della vita, Sindacato di base Cub: "Ripensare modello di sviluppo"


Un recente studio del Codacons analizza il costo della vita nelle città italiane, tra i capo luoghi di provincia, dove il potere di acquisto risulta a rischio, ci sono due toscane, Pisa e Siena. Con aumenti pari, rispettivamente a 408 e 653 euro.

Sono dati rilevanti che evidenziano come nelle città dominate dal turismo di massa il costo della vita sia in continua crescita con i quartieri progressivamente svuotati da attività artigianali , con il trasferimento degli autoctoni nelle aree periferiche e la proliferazione di B&B, di locali per la movida e di processi speculativi.

In questi mesi abbiamo toccato con mano che gli interventi della Giunta vanno nella direzione di interventi edilizi, rifacimento delle piazze e delle strade ma la stragrande maggioranza degli stessi riguarda l'area del centro storico.

L'estate 2024 ha visto ridotti ai minimi termini i servizi destinati ai quartieri, le attività ricreative sono tutte concentrate nel centro, in periferia non ci sono campi solari, iniziative sociali ed eventi

E' arrivato il momento di aprire una discussione sul modello di sviluppo del nostro territorio che a breve sarà investito da processi di militarizzazione.

Nei quartieri popolari il senso di abbandono è palese e in questo modo le problematiche sociali cadono in secondo piano diventando all'occorrenza ostaggio di logiche securitarie nella incapacità, per mera volontà politica, di aggredire in disagio e il divario sociale esistente tra centro e periferie con le condizioni di vita delle classi popolari in continuo deterioramento

Sindacato di base Cub

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